Addio alla legge 104, da novembre non esiste più | Passa immediatamente alla 162 o scordati gli assegni e le agevolazioni
Legge 104, c'è una norma che la integra - aquilatv.it (foto pexels)
Tutti conoscono la legge 104, che tutela i disabili e i loro familiari, ma se questa dovesse sparire? Ecco cosa prevede il regolamento.
Introdotta il 5 febbraio del 1992, definita “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, la Legge 104 è una delle più nominate ed utilizzate in Italia.
Nel nostro Paese, circa 13 milioni di persone vivono con una disabilità, di cui oltre 3 milioni in condizioni gravi, ma il numero di coloro che usufruiscono della Legge 104 è inferiore rispetto al totale delle persone con problematiche più e meno gravi.
I dati riguardo all’utilizzo della Legge 104 non sono aggiornati, ma nel 2018 risultava che si era registrato un aumento significativo nell’uso dei permessi legati a questa norma, con una crescita del 30% negli ultimi quattro anni.
Accanto alla Legge 104 ne esiste un’altra che elenca tutti i servizi messi a disposizione di chi soffre di disabilità: se la 104 dovesse sparire, ce n’è una che la sostituisce appieno.
Disabili e famiglia: come li tutela la Legge 104
La Legge 104/92 tutela i diritti delle persone con disabilità, prevedendo principalmente permessi lavorativi retribuiti, congedi straordinari e agevolazioni fiscali e per l’acquisto di ausili. I lavoratori che si avvalgono di questa norma, possono usufruire di tre giorni di permesso al mese, frazionabili anche in ore, per assistere un familiare con handicap in situazione di gravità.
Le agevolazioni, inoltre, includono sconti IVA, esenzioni dal bollo auto e la possibilità di richiedere agevolazioni per l’acquisto di veicoli, ausili e per spese mediche e di assistenza specifica. La legge promuove anche l’integrazione sociale e lavorativa, garantendo il diritto all’istruzione e introducendo novità come il diritto prioritario allo smart working al termine del congedo straordinario, a partire dal 2026.

Legge 162: cosa cambia
La Legge 104 non è destinata a sparire, ma viene integrata con la Legge 162, che offre piani di assistenza personalizzati, cofinanziati dai comuni, per le persone con disabilità grave. Se la 104, quindi, riconosce i diritti generali, la 162 fornisce un supporto economico concreto per sostenere le spese di assistenza quotidiana e personalizzata, alleviando il carico familiare. La Legge 162, dunque, prevede l’erogazione di finanziamenti per realizzare piani personalizzati di assistenza a favore delle persone con grave disabilità, con l’obiettivo di sostenere le persone disabili e le loro famiglie, promuovendo l’autonomia e l’integrazione sociale attraverso l’assistenza domiciliare, il supporto educativo, e l’aiuto personale.
I piani sono finanziati attraverso fondi statali e regionali, e i costi sono coperti in base a quanto previsto dal piano stesso. Per accedervi, bisogna presentare una domanda al Comune di residenza, allegando la certificazione di disabilità grave, l’ISEE, la scheda salute e la scheda sociale. Ogni piano può prevedere il supporto educativo a domicilio, l’assistenza per l’igiene personale, il trasporto, e la partecipazione a centri diurni o soggiorni assistiti, secondo le modalità diretta, ovvero gestita dal Comune, o indiretta, ovvero la famiglia riceve un rimborso per le spese sostenute.
