Pagamenti col POS, finalmente scattano i rimborsi per gli onesti | Ti viene restituito oltre il 30% direttamente in dichiarazione

Pos finalmente ti tornano il 30% dei soldi spesi - Aquilatv.it (Fonte foto Canva)
Controllate molto attentamente i pagamenti che effettuate con il POS, dato che finalmente scattano i rimborsi direttamente sul conto corrente. Ecco di cosa si tratta nello specifico e perché dovete affrettarvi a controllare il saldo del vostro conto.
Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in altre occasioni, nel corso degli anni è cresciuto in modo considerevole l’utilizzo delle carte di debito e di credito, ormai impiegate quotidianamente per effettuare pagamenti di ogni tipo.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dalla possibilità di pagare anche piccole somme in qualsiasi esercizio commerciale, con un notevole abbattimento dei costi di gestione.
Tuttavia, un cruccio rimane: le commissioni applicate ai pagamenti con il POS. Ma questa volta potete evitarle, o meglio, recuperarle in modo pratico e veloce, grazie a un meccanismo che consente di ricevere rimborsi direttamente sul conto corrente.
Pagamenti con POS: scattano i rimborsi per questi cittadini
Ebbene sì, come anticipato, è cresciuto in modo significativo il numero di italiani che ogni giorno utilizza le proprie carte per pagare beni e servizi. Proprio per questo, molti si trovano a dover fare i conti con commissioni bancarie applicate sia ai prelievi sia ai pagamenti, a seconda del tipo di operazione effettuata.
Per venire incontro a questa esigenza, è stata introdotta la possibilità di recuperare fino al 30% delle somme spese per le commissioni, così da evitare che questi costi diventino un vero e proprio salasso per il conto corrente. Richiederli, inoltre, è molto semplice, motivo per cui conviene subito controllare la documentazione della propria banca e le condizioni previste.

Prepara la documentazione: ti spetta un rimborso del 30%
Secondo quanto riportato dal sito Money.it, è importante prestare attenzione ai parametri stabiliti dalle banche in materia di pagamenti tramite POS. Il recupero delle somme è infatti previsto per professionisti e titolari di partita IVA, compresi i commercianti che accettano pagamenti elettronici. Questi ultimi devono trasmettere ogni mese, entro il giorno 20, i propri dati all’Agenzia delle Entrate. La documentazione deve includere il codice fiscale dell’esercente, il mese e l’anno dell’addebito, il numero totale delle operazioni effettuate dai consumatori finali e l’ammontare dei costi fissi periodici.
Dopo l’invio, sarà possibile ottenere un credito d’imposta per le commissioni POS da utilizzare nel modello F24, con il codice tributo 6916, indicandolo nella colonna “importi a credito compensati” o “importi a debito versati“. Si fa riferimento, inoltre, ai codici RU1, RU5, RU6 e RU12, rispettivamente per l’ammontare del credito maturato, utilizzato e residuo. In questo modo sarà possibile compensare le spese sostenute e alleggerire il peso delle commissioni bancarie. Per ulteriori chiarimenti, è comunque consigliabile rivolgersi al proprio commercialista di fiducia, che potrà assistervi nella compilazione della documentazione e nella corretta procedura di richiesta del rimborso.