“Zone rosse per uomini violenti”, la proposta che divide l’Italia | Non saranno più le donne a dover scappare

Piano per una maggiore sicurezza per i cittadini - aquilatv.it (foto pexels)
Il clima di paura e violenza che si respira in Italia è ai massimi livelli: ora interviene il Governo istituendo le zone rosse.
Vivere in Italia sembra non essere più sicuro, soprattutto in alcune città dove i casi di violenza si moltiplicano settimanalmente mettendo a repentaglio la vita di tutti i cittadini.
Le donne rappresentano sicuramente la fascia più a rischio: in Italia circa il 31,5% della popolazione femminile tra i 16 e i 70 anni ha subito almeno una violenza fisica o sessuale nella vita, mentre a livello globale si stima che circa il 35% di questa abbia subito lo stesso tipo di violenza.
Il Governo ha deciso di intervenire con il pugno duro per ridurre al limite queste situazioni e rendere la vita dei cittadini più serena e sicura, in ogni angolo della Penisola.
Si pensa, dunque, all’istituzione di zone rosse: se ne era già parlato durante la pandemia, ma adesso questa accezione assume connotati e significati molto diversi. Ecco cosa prevede il piano pronto ad essere attuato.
Violenza: l’Italia è un Paese allo sbando
La criminalità in Italia mostra una tendenza contrastante: dopo un calo durante la pandemia, i dati del 2024 indicano un aumento dei reati denunciati. Tra i più diffusi ci sono rapine e i furti, che risultano in aumento soprattutto nelle città metropolitane, violenze sessuali, aggressioni e le minacce, subite prevalentemente da giovani e giovani-adulti con un rischio maggiore per i maschi, e delitti commessi in ambito familiare/affettivo.
Alcune città risultano essere più a rischio di altre, soprattutto se ci si concentra esclusivamente sulle aggressioni. In base alla classifica basata sul numero di denunce per reati, le zone più pericolose risultano essere Milano, Rimini e Bologna, seguite da Torino e Roma. Ora, però, anche Palermo finisce nell’occhio del ciclone in seguito all’uccisione di Paolo Taormina, colpito da un colpo alla testa mentre tentava di sedare una rissa davanti al suo locale.

Zone rosse: il piano del Ministro Piantedosi
L’ennesimo omicidio avvenuto nella città di Palermo, ha spinto il sindaco Lagalla a chiedere un incontro urgente con il Ministero dell’Intero Matteo Piantedosi e il Presidente Schifani. L’obiettivo è ridurre al minimo il pericolo in città istituendo le zone rosse, ovvero “recinti urbani” dove vigono specifiche ordinanze comunali con cui si individuano le aree in cui vietare la presenza di soggetti pericolosi con precedenti penali, così da disporne l’allontanamento.
Le zone rosse sono già state sperimentate a Firenze e Bologna lo scorso anno, poi adottate anche in città come Milano e Torino. Ora si prevede che lo stesso progetto prenda vita anche a Palermo. “[…]Lo Stato deve far sentire la propria presenza per garantire ai cittadini la sicurezza che meritano. Nessuno deve pensare che la violenza o la sopraffazione possano trovare spazio nella nostra comunità“, ha dichiarato Carolina Varchi, segretario di presidenza della Camera dei Deputati.