UFFICIALE – Ospedali chiusi e medici in sciopero: da questa data ti lasciano morire per strada | La sanità va in tilt per diverse ore

Sciopero medici servizi in tilt - Aquilatv.it (Fonte foto Canva)
Notizie dell’ultima ora: scatta in via ufficiale la chiusura degli ospedali e i medici sono in sciopero. Da questa data la sanità andrà direttamente in tilt.
Non è la prima volta che, nel corso degli anni, la stampa italiana si è concentrata sulla sanità e sui vari fattori che ne hanno determinato diversi blocchi.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dal sistema di prenotazione di visite ed esami, per il quale molti cittadini italiani sono stati costretti ad attendere a lungo pur di poter ricevere il sostegno necessario e procedere con i controlli.
Sulla base di tale motivazione, in alcuni casi si è preferito il settore privato rispetto a quello pubblico, proprio a causa delle lunghe attese a cui si è costretti prima di poter sostenere una visita o un semplice esame.
Uno dei pochi punti fermi della sanità era rappresentato dai medici di base, ma la notizia dell’ultima ora getta nuovamente panico e paura: ben presto verrà messo in atto uno sciopero da parte dei medici che coinvolgerà diversi settori.
Chiusura degli ospedali ufficiale: scattano gli scioperi da parte dei medici
Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, negli ultimi anni abbiamo visto come il sistema sanitario italiano sia andato più volte in crisi, creando grandi disagi ai pazienti. Il tutto non finisce qui, perché, secondo quanto reso noto da Today.it, il prossimo 5 novembre sarà indetto un nuovo sciopero da parte dei medici.
In particolare, come indicato dal sito citato, lo sciopero toccherà diversi ambiti e sarà diretto dallo SNAMI, ovvero il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani. I pazienti, dunque, potrebbero trovare gli ambulatori chiusi e vedere rinviate le visite, probabilmente a data da destinarsi.

Quali sono i punti di interesse del nuovo sciopero?
Come anticipato, lo sciopero in questione coinvolgerà soprattutto i medici di medicina generale e comincerà il 5 novembre. Sarà una vera giornata di “camici incrociati” per tutti i professionisti, con l’obiettivo di far sentire la propria voce e richiamare l’attenzione sulla figura del medico di famiglia.
Nel comunicato stampa diffuso dal sindacato si legge: “Il medico di famiglia sta diventando un semplice ingranaggio amministrativo, dipendente dal sistema ma con tutti gli svantaggi della convenzione. Così si cancella l’autonomia professionale e si spezza il rapporto di fiducia che lega il medico al paziente da generazioni”.
Durante la giornata di sciopero verranno comunque garantite le prestazioni indispensabili, ovvero le visite domiciliari per i pazienti che non possono spostarsi, le visite programmate per i malati terminali, le prestazioni di assistenza domiciliare integrata e tutte le altre attività essenziali previste dagli accordi regionali.