ULTIM’ORA – Approvata la TASSA SUI PRELIEVI: 180 euro all’anno, paghi il CANONE per ritirare i tuoi soldi, cittadini infuriati ovunque

bancomat - prelevare soldi - aquilatv

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Novità dell’ultim’ora da brividi: approvata la Tassa sui prelievi. sì, è successo: 180 euro all’anno, ora paghi il canone per ritirare i tuoi soldi. Cittadini infuriati ovunque: ecco che cosa sta succedendo e cosa fare per evitare il salasso.

Diciamocelo: i cittadini italiani, già gravati da un sistema fiscale complesso e da un carovita sempre più pesante, si trovano spesso a fare i conti con spese e oneri che, a prima vista, sembrano paradossali.

Tra questi rientra la cosiddetta “tassa sui prelievi”, cioè il costo che alcune banche applicano ai clienti quando decidono di ritirare i propri soldi in contanti.

Una misura che, per molti, appare quasi assurda: non bastano tasse, imposte e bollette, ora bisogna anche pagare per poter accedere al denaro guadagnato con il proprio lavoro.

Il fenomeno non è del tutto nuovo. Da tempo diversi istituti di credito hanno introdotto commissioni sui prelievi effettuati presso sportelli automatici non appartenenti alla propria banca.

Ecco quanto paghi e perché

In alcuni casi, però, le spese sono state applicate persino ai prelievi effettuati dal proprio bancomat, allo scopo di disincentivare l’uso del contante e spingere i cittadini verso pagamenti digitali.ì Le motivazioni ufficiali parlano di una spinta verso la modernizzazione del sistema, di una riduzione dei costi di gestione e di un maggiore controllo contro l’evasione fiscale. Tuttavia, per i cittadini comuni, la percezione è ben diversa: si tratta dell’ennesimo balzello che grava sui loro portafogli e riduce ulteriormente il potere d’acquisto.

Il problema diventa ancora più evidente se si considera la situazione di chi vive in piccoli centri o aree rurali, dove l’utilizzo dei pagamenti elettronici non è sempre praticabile per carenza di infrastrutture o per abitudini commerciali consolidate. In questi casi, il contante resta indispensabile, e dover pagare una commissione anche solo per prelevare poche decine di euro risulta un’ingiustizia difficile da accettare. E ora va anche peggio.

bancomat - pexels-aquilatv
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Paghi per prendere i tuoi soldi

La questione ha suscitato dibattiti politici e interventi delle associazioni dei consumatori, che denunciano l’eccessivo peso delle commissioni e chiedono maggiore trasparenza. Alcuni provvedimenti sono stati ipotizzati per ridurre o eliminare queste spese, ma la sensazione diffusa è che i cittadini debbano continuamente difendersi da nuove forme di tassazione occulta.

Alla fine, la cosiddetta “tassa sui prelievi” è l’emblema di una situazione in cui chi lavora e risparmia si ritrova a dover pagare persino per poter disporre liberamente del proprio denaro.  La cifra, poi, acuisce il dramma: si parla di una media di 180 euro all’anno, che emerge da una stima facile. se effetti almeno una sessantina di prelievi dagli sportelli del bancomat, e hai un costo medio di 2 euro a prelievo, sei già a 120 euro all’anno. E se poi paghi pure i bonifici, di norma intorno a 1 o due euro a transazione, arrivi facilmente a 180. Dipende però sempre dal tuo istituto bancario.