“Ti hanno assunto? Allora ti paghiamo pure l’affitto”: ufficiale il BONUS PIGIONE, se hai l’indeterminato non paghi la locazione di casa

affitto casa - locazione - chiavi, porta d'ingresso - pexels- aquilatv

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“Ti hanno assunto? Allora ti paghiamo pure l’affitto”: ufficiale il Bonus pigione. Come funziona? Semplice, è un vantaggio prezioso. Se hai l’indeterminato non paghi la locazione di casa: svolta per moltissimi.

Affittare una casa, indipendentemente dalla tipologia – che si tratti di un piccolo monolocale per studenti, di un appartamento per una giovane coppia o di una villetta destinata a una famiglia – rappresenta quasi sempre un costo significativo.

Il canone mensile, infatti, incide in maniera sostanziale sul bilancio domestico e spesso obbliga a rinunce o a calcoli accurati per arrivare serenamente a fine mese.

Negli ultimi anni, la situazione si è ulteriormente complicata. In molte città italiane i prezzi degli affitti sono aumentati, spinti da diversi fattori.

La crescente domanda, la scarsità di immobili disponibili, la competizione con il mercato degli affitti brevi turistici. Il risultato è che per molti cittadini si è fatto complicato.

Affitti carissimi, ma se ti assumono, ti danno il bonus

Sì, soprattutto giovani o famiglie con redditi medi, riuscire a trovare una sistemazione dignitosa e accessibile è diventata una vera sfida. Affittare una casa non è solo una spesa mensile: dietro al canone ci sono altre voci che spesso pesano quanto o più dell’affitto stesso. Si pensi alle spese condominiali, alle utenze, alle tasse o al deposito cauzionale richiesto al momento della stipula del contratto.

A tutto ciò si sommano eventuali spese per la manutenzione ordinaria, che in parte possono gravare anche sull’inquilino.
Per queste ragioni, affittare un immobile diventa non soltanto un atto economico, ma anche una scelta strategica di vita. Molti valutano con attenzione non solo il prezzo, ma anche la zona, i collegamenti con i mezzi pubblici, la vicinanza a scuole e servizi. Ogni dettaglio può fare la differenza tra un affitto che diventa un peso insostenibile e una spesa che, pur importante, resta gestibile.

casa - pexels- aquilatv
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La svolta improvvisa: hai il contratto? Non paghi l’affitto

Il sacrificio economico legato all’affitto porta anche a riflettere su un altro punto: conviene davvero affittare a lungo termine o sarebbe meglio orientarsi verso l’acquisto, magari con un mutuo? La risposta non è semplice e dipende da molti fattori, tra cui la stabilità lavorativa, le prospettive familiari e la disponibilità di risparmi.

Per ovviare a questo dubbio amletico, almeno per alcuni, arriva il famoso Bonus affitto: che si rivolge ai neoassunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2025 che per ragioni di lavoro si spostano lontano da casa. La misura, prevede che il datore di lavoro giri ai dipendenti un rimborso per l’affitto entro un massimo di 5 mila euro all’anno per i primi 2 anni dall’assunzione: devono essere dipendenti a tempo indeterminato regolarizzati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, con un reddito da lavoro dipendente non oltre a 35 mila euro nel 2024 con un trasferimento ad una distanza minima di 100 chilometri per motivi di lavoro, anche nella stessa Regione.