L’Abruzzo si candida a capitale mondiale della Salutogenesis, ideata dal sociologo Aaron Antonovsky e che promuove le abitudini di vita come migliore medicina preventiva per preservare sia la salute personale, sia la salute aziendale, grazie all’apertura, a Goriano Valli, in provincia dell’Aquila, del primo museo al mondo dedicato a founder, imprenditori e CEO: il Me-To-Me, ovvero il Leader Museum for the Future.

Il Me-To-Me sarà una delle 20 stazioni che faranno parte del nascente Museo Diffuso del Sirente (MuDi): un museo esperienziale, visitabile da una sola persona al giorno. Delle varie stazioni in fase di allestimento è già stata svelata la casa, di epoca medievale, che si candida ad essere la più piccola al mondo, di appena 8 metri quadrati, una “capsula del tempo”, rimasta chiusa per più di 140 anni.

Ancora prima dell’apertura, che si terrà il 5 giugno in concomitanza con le celebrazioni per il 600° anniversario della morte di Braccio Fortebraccio da Montone, numerosi imprenditori italiani e stranieri sono già affluiti in Abruzzo per visitarlo.

Entrambi i musei sono il frutto dell’innovazione di REX Roundtables, organizzazione internazionale con sede a New York e guidata da Fausto Di Giulio in Europa e Asia.

La prossima settimana un gruppo di imprenditori italiani della fitness industry parteciperanno ad alcuni seminari sul benessere che si svolgeranno presso i fitness club Medical Sport di Tortoreto e Planet Fitness di Giulianova e Roseto, cui farà seguito la visita al Me-To-Me che ad oggi ha già una lista d’attesa di 6 mesi.

Il Me-To-Me, spiega Di Giulio, “accompagna i visitatori in uno stimolante viaggio di auto-scoperta e crescita personale, promuovendo il giveback personale e la responsabilità sociale d’Impresa. La scelta dell’Abruzzo come sede di questa iniziativa non è casuale. Questa regione offre un ambiente naturale che da millenni è fonte di ispirazione e riflessione in virtù della sua diversità paesaggistica – che spazia dalle coste ai monti – e della sua ricchezza di cibo sano, vini, oli d’oliva e tesori storici e artistici”.

“La Salutogenesis – spiega Fausto Di Giulio -, dal punto di vista della salute personale promuove una prospettiva complementare, non sostitutiva, all’approccio patogenetico. Mentre la patogenesi rimane cruciale per comprendere e trattare le malattie, la Salutogenesis apre la strada a un approccio più olistico e proattivo nella promozione dei fattori che contribuiscono alla salute fisica, mentale, emotiva, spirituale e sociale. Dal punto di vista della salute aziendale, essa pone invece l’accento sull’importanza delle pause di riflessione e ispirazione per scaricare lo stress, nutrire la creatività e svolgere esercizi di future thinking e scenario planning, per poter così anticipare i problemi ed esser pronti al futuro”.

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