A giudizio comune e gestore per danni gravi psicologici dovuti alla mancanza di sonno

Lo scontro sulla movida all’Aquila alza i toni: due residenti hanno di fatto portato il Comune in tribunale a causa dei disturbi che sarebbero stati provocati dalla musica alta di un locale. È la prima causa civile sulla movida molesta in città.

Una famiglia composta da quattro persone ha chiesto un maxi risarcimento da 300 mila euro, a rappresentarla è l’avvocato Fausto Corti. Il legale vuole dimostrare come, a causa della mancanza di sonno dovuta al baccano, i componenti abbiano riportato danni gravi psicologici.

Il Comune si costituisce in giudizio per difendersi, visto che l’avvocato Corti lo indica come responsabile del mancato rispetto della normativa. La richiesta di risarcimento è indirizzata sia al Comune dell’Aquila che ai proprietari del locale.

Il legale cercherà di dimostrare come i residenti abbiano avuto danni (mancanza di sonno, medicinali per dormire) proprio a causa dei rumori della movida. La situazione potrebbe avere diversi strascichi, dal momento che molti altri residenti hanno già fatto ricorso alle diffide, che ora potrebbero evolvere in percorsi analoghi. E non si tratterebbe di un singolo episodio, ma di atteggiamenti reiterati: musica ad alto volume e concerti anche abusivi.

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