L’AQUILA, 30 OTTOBRE – “Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che insieme si può spegnere un grande incendio. D’ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore dove ci sia posto per tutti, la violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte per fame un brutto ricordo”.

Prende spunto dalla ‘Favola del Colibrì’ il progetto che vede coinvolte le classi quinte della scuola primaria ‘De Amicis’ che questa mattina sono state accolte nella sede della Gran Sasso Acqua dal presidente Alessandro Piccinini e dal direttore tecnico Mario Di Gregorio  allo scopo di approfondire le conoscenze sull’acqua della propria città, su come viene gestita, su come può essere preservata. Con scarpe comode, zainetto in spalla e tanto entusiasmo circa 70 studenti dell’istituto comprensivo ‘G.Carducci’ sono andati alla scoperta di sorgenti, reti di distribuzione e depuratori. Impianti che consentono a tutti gli abitanti della città di avere nelle proprie case una delle migliori acque potabili d’Italia.Gli studenti delle quinte sono stati impegnati nel corso di questo primo mese scolastico ad approfondire il tema dell’acqua “in quanto risorsa da preservare con comportamenti virtuosi e sostenibili per il pianeta, in linea con gli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030” come spiega la dirigente Agata Nonnati. “L’analogia con la storia – spiegano le insegnanti – definisce il primo scopo del progetto: non dobbiamo aspettare gli altri per renderci utili ma ogni cambiamento parte da noi stessi e acquista valore quando si lavora insieme”. Da qui la proposta di una serie di tematiche importanti da sviluppare durante tutto l’anno scolastico in maniera interdisciplinare: la diversità come ricchezza, la multiculturalità, la pace, la collaborazione del gruppo e l’importanza del buon esempio. Gli studenti sono stati entusiasti di vedere da vicino il funzionamento del sistema idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione), ‘toccare con mano’ come funziona, e quanta professionalità ci sia dietro il processo che porta l’acqua a uscire dalle tubature domestiche.

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