Passa in Abruzzo uno dei trekking più lunghi del mondo. Il Sentiero Italia Cai, quasi 8mila chilometri di montagne e natura: Va’ Gran Sasso, un evento promosso dall’ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila ( Usra) e Comune dell’Aquila affinché la ricostruzione passi anche attraverso un concreto sostegno allo sviluppo della naturale vocazione turistica del comprensorio aquilano.

Il Sentiero Italia Cai collega tutte le regioni italiane e l’Abruzzo ne custodisce, tra le sue montagne, 17 tappe. Nato nel 1983, con i suoi quasi 8mila chilometri il Sentiero si sviluppa lungo l’intera dorsale appenninica e il versante meridionale delle Alpi, toccando anche le isole. Tra le 17 tappe abruzzesi del Sentiero Italia ci sono, infatti, quelle che solcano il Gran Sasso: 200 chilometri che saranno presto rinnovati attraverso una completa opera di rifacimento.  L’Usra ed il Comune di L’Aquila hanno scelto di investire un milione e mezzo di risorse per riqualificare e rendere percorribile a tutti il tratto aquilano del Sentiero Italia.
Per farlo riscoprire, Usra e Comune di L’Aquila hanno organizzato una mostra diffusa con le immagini più suggestive scattate durante la spedizione Va’ Sentiero.
La mostra – che sarà inaugurata domenica 11 giugno alle ore 18 a L’Aquila – è intitolata “Sentiero Italia, dalla spedizione Va’ Sentiero uno sguardo lungo 8000 km” e riporterà l’attenzione sulle tappe abruzzesi del Sentiero Italia CAI poco prima del via degli interventi di rifacimento e valorizzazione dello splendido tratto di percorso, incastonato sul Gran Sasso. La mostra aquilana resterà tutta l’estate sia su Corso Principe Umberto, che sulle pareti dell’Ostello Campo Imperatore.

I lavori di riqualificazione sono stati affidati nel dicembre scorso dall’USRA, l’Ufficio speciale per la Ricostruzione dell’Aquila. L’opera di rifacimento interesserà il tratto abruzzese ricadente nell’area del Cratere Sismico 2009: da Popoli a Campotosto verso Amatrice, partendo dal Parco Nazionale della Maiella e attraversando l’intero Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il Progetto rientra nel fondo complementare del Pnrr gestito dall’USRA, nella qualità di soggetto attuatore. Ha Coinvolto le Sezioni di Teramo, Popoli, Isola del Gran Sasso e Amatrice, competenti per il territorio, ed è stato concretizzato grazie al lungimirante impegno delle Amministrazioni, che hanno individuato nel Cai i valori di competenza e passione necessari per gestire un iter complesso, sia dal punto amministrativo sia da quello tecnico, con il sopralluogo e l’individuazione di criticità sul percorso montano.
“Se ricostruissimo solo le case, queste case ricostruite resterebbero vuote qualora la gente non potesse contare su un tessuto economico in ripresa. Per questo, già alla nascita degli Uffici speciali, ci fu detto che sarebbe stato necessario occuparci della ricostruzione fisica e, al contempo, della ripresa socio-economia”, spiega il titolare dell’USRA, l’ingegnere Salvatore Provenzano.

“Oggi si è verificata una combinazione virtuosa dal punto di vista finanziario, che ha visto alle risorse della ricostruzione aggiungersi quelle ulteriori del Fondo complementare al PNRR, finalizzate a finanziare interventi per la ripresa socio-economica della città e del territorio. Grazie a questi fondi l’USRA ha deciso di concerto con l’amministrazione, guidata dal sindaco Pierluigi Biondi, di valorizzare Cammini e Sentieri che interessano l’intera regione, nella convinzione che si possa intercettare un turismo non più di nicchia, quale quello lento, con l’obiettivo di arrivare ad un concreto sviluppo del turismo destagionalizzato. Saranno investite risorse per 1 milione e mezzo di euro per rendere il sentiero percorribile a tutti, nel segno dell’inclusività”.

“Grazie alle risorse del Fondo Complementare al Pnrr e alla collaborazione virtuosa con il Cai e l’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, come soggetto attuatore, possiamo finalmente valorizzare l’immenso patrimonio naturalistico che fa dell’Abruzzo, e del territorio aquilano in particolare, un contesto ad altissima vocazione turistica in tutte le stagioni dell’anno. L’opera di rifacimento del Sentiero Italia, che attraversa l’Abruzzo e il Gran Sasso per ben 200 chilometri, non solo riaccende i riflettori sulla bellezza ancora incontaminata delle aree interne della dorsale appenninica, ma rappresenta un sostegno concreto al rilancio sociale ed economico nonché una preziosa occasione di sviluppo della naturale attrattività dell’entroterra abruzzese. Ben vengano iniziative come la mostra nel nostro centro e sul Gran Sasso: in questo modo favoriamo cultura della montagna e rendiamo ancora più consapevoli aquilani e turisti”, così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore al Turismo, Ersilia Lancia.

Un percorso attraversato in una lunga spedizione “Va’ Sentiero” da due ragazzi Yuri Basilico e Sarà Furnaletto che sarà raccontata a L’Aquila con una mostra itinerante, dal centro città a Campo Imperatore.
La missione, diventata un autentico progetto aperto a tutti, porta il nome di “Va’ Sentiero” ed ha riacceso i riflettori su un Cammino dalle bellezze straordinarie, ma ancora poco conosciuto. L’evento aquilano prende il nome di ‘Va Gran Sasso’, proprio perché si concentra sui 200 chilometri del tratto aquilano del Sentiero Italia Cai.
Una missione basata su un nuovo approccio alla montagna, che prevede la presa diretta delle emozioni che quella montagna sa regalare. Come? rendendo la spedizione un documentario. “La domanda principale che ci guidava era: come stanno le montagne oggi?”, raccontano i protagonisti dell’esperienza in un video che lancia la mostra fotografica nata per condividere, lungo numerose tappe in tutta Italia, questa missione. Come stanno le montagne, quindi, e non solo. Cosa resta, chi le vive, quali tesori conservano e quali fragilità? Da questo viaggio sono nati, quindi, un libro e una mostra per “cercare di seminare, il più possibile, la ricchezza del viaggio e delle terre che abbiamo attraversato”. 

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