IC Cesira Fiori , Il dirigente Antonio Lattanzi: sono felice di aver ospitato nel mio Istituto una mattinata dedicata al rispetto ed alla prevenzione del bullismo in tutte le sue forme

“Ho imparato molte cose sul rispetto per chi ha un orientamento sessuale diverso dal mio. E’ un argomento su cui ho sempre desiderato sapere qualcosa in più, ma mi vergognavo di chiederlo ai miei genitori”. “E’ stata una mattinata in cui ho potuto riflettere profondamente sul fatto che la diversità, in ogni sua forma, è sempre una grande ricchezza”. A parlare sono i ragazzi delle classi terze dell’Istituto Comprensivo san Demetrio_Rocca di Mezzo Cesira Fiori che, nei giorni scorsi, hanno incontrato la dott.ssa Patrizia Passi e la prof.ssa Cinzia Corridore, dell’Arcigay “Massimo Consoli” dell’Aquila, nell’ambito del progetto DIVERSA-MENTE . “I ragazzi – afferma il dirigente scolastico, Antonio Lattanzi –  hanno parlato di diritti, di identità di genere e orientamento sessuale, di bullismo in generale e di bullismo omolesbobitransfobico. È stata una mattinata speciale e ricca di contenuti grazie alla bravura e serietà delle relatrici e alla grande maturità dimostrata dalle nostre ragazze e dai nostri ragazzi. Ringrazio molto tutti i docenti ed in particolare la professoressa Cristina Iovenitti per l’impegno profuso in questa iniziativa”. Una mattinata dedicata al rispetto ed alla prevenzione del bullismo in tutte le sue forme in un contesto educativo sempre più attento allo sviluppo emotivo dei ragazzi: la scuola è un luogo in cui si apprendono, oltre ai contenuti disciplinari specifici, abilità sociali che consentono di creare relazioni significative soprattutto con i pari, con cui condividono spazi, tempi, emozioni ed esperienze. Tutto ciò, per contribuire al benessere psico-fisico dell’alunno. Purtroppo, lo svelano i dati, non sempre ciò si verifica e talvolta le difficoltà incontrate sul piano relazionale creano negli adolescenti disagi notevoli, perdita di autostima e peggioramento della qualità della vita. I numeri analizzati parlano chiaro: il 24% degli intervistati LGBTI nella ricerca ISTAT del 2011 sulla popolazione omosessuale nella società italiana dichiarava di essere stato discriminato in ambito scolastico e/o universitario, contro il 14,2% dei rispondenti eterosessuali. Dalla ricerca dell’Agenzia Europea per i Diritti Umani del 2012 emerge come il 55% dei più giovani (18-24) abbia nascosto la propria identità LGBTI a scuola, mentre solo il 7% ha vissuto apertamente in quel contesto. Il dato è migliore rispetto a coloro che hanno vissuto la scuola molti anni prima, ma è comunque significativo di una difficoltà importante.

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