Tutte le persone e gli animali all’interno della ‘zona rossa’ sono stati evacuati, la città di Avezzano (L’Aquila) è vuota per consentire le operazioni di disinnesco della bomba della Seconda guerra mondiale Mark 65, nome in codice AN-M65, di 454 kg ritrovata l’11 febbraio durante lo scavo di un’abitazione in pieno centro.
    Nel perimetro urbano sono in funzione le 80 telecamere che controlleranno la città per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio fino al rientro dei residenti nelle loro abitazioni, previsto nel primo pomeriggio.
    Chiuso dagli agenti e dai volontari il perimetro del raggio di possibile azione dell’ordigno bellico. Ora i militari 6° Reggimento Genio Pionieri accompagneranno gli artificieri che, si stima in circa un’ora di lavoro, renderanno l’ordigno completamente sicuro e trasportabile togliendo all’interno le spolette.

 Alle 12:23 l’ordigno, disinnescato e al sicuro, è uscito dal territorio del Comune di Avezzano.

A salutare il convoglio costituito da mezzi dell’Esercito, della Polizia di Stato, della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco, sono stati numerosi cittadini della zona verde, affacciati al balcone durante il passaggio dei veicoli.
    La colonna si sta ora dirigendo verso la cava di Massa d’Albe.
    Dal municipio di Avezzano il suono della sirena per due volte – quella stessa sirena che ogni giorno scandisce il tempo in città, alle 12:00, per ricordare la pausa pranzo dei braccianti del Fucino – ha dato il via alle operazioni di rientro dei cittadini nelle loro abitazioni.

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