L’AQUIL – L’Università dell’Aquila formalizzerà un accordo con la Medical School dell’Università di
Harvard
, negli Stati Uniti, grazie al quale ogni anno i propri studenti e le proprie studentesse
iscritti/e ai corsi di laurea delle aree scientifiche e bio-medicali potranno frequentare un semestre
nel laboratorio diretto dal Prof. Joseph Loscalzo – cardiologo di fama mondiale, direttore del
Dipartimento di Medicina e chief doctor al Brigham and Women’s Hospital, nonché titolare della
Cattedra Hersey in Teoria e pratica della medicina presso la Harvard Medical School – e fare ricerca
nel settore della Network Medicine.
Tutto ciò sarà possibile grazie alla filantropia di un imprenditore italo-americano di origini aquilane,
Carlo Ruggeri, che finanzierà, grazie alla fondazione della sua famiglia, una borsa di studio
(fellowship) di cui potranno usufruire gli studenti e le studentesse UnivAQ e che porterà il suo
nome.
A presentare l’accordo sono stati, in una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo
Camponeschi, il rettore UnivAQ Edoardo Alesse; il direttore generale Pietro Di Benedetto; il
prof. Bruno Rubino, prorettore delegato per gli Affari internazionali; il prof. Antonio Mecozzi,
professore di Fisica della materia al Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) di
UnivAQ e già prorettore delegato; e lo stesso Carlo Ruggeri.
“L’idea” ha spiegato l’imprenditore italo-americano, che vive tra gli Stati Uniti e il suo paese
natale, Cagnano Amiterno (AQ) “mi è venuta perché volevo sostenere questa nuova branca della
medicina chiamata Network Medicine, di cui è pioniere il mio amico Joseph Loscalzo, titolare
della cattedra di Cardiologia a Harvard, e al tempo stesso volevo realizzare qualcosa di concreto per
l’Università dell’Aquila, l’università della mia città, dove ho anche studiato. Il rettore Alesse, i
professori Rubino e Mecozzi e tutto l’ateneo si sono subito dimostrati entusiasti e disponibili ad
accogliere la mia proposta, dando prova di modernità e apertura mentale. Per ora partiremo con la
borsa di studio ma il mio intento è quello di sviluppare ulteriormente questa collaborazione,
allargandola magari ad altri campi”.
“Questa borsa” ha afferma il rettore Edoardo Alesse “è rivolta principalmente a studenti e
studentesse di area biomedica ma non esclude tutte le altre specializzazioni, dall’ingegneria alla
fisica, dalla chimica alla matematica, per cui, nel bando che emaneremo a breve, daremo la
possibilità di fare domanda anche a coloro che afferiscono a questi corsi di studi. Il nostro auspicio
è che questo sia solo il primo tassello di una collaborazione che vorremmo ampliare e rafforzare
ulteriormente, mettendo a disposizione anche le nostre risorse per essere sede ospitante di scambi
con gli Stati Uniti”.
La Network Medicine è un approccio complesso allo studio delle malattie che spera di
comprendere più profondamente le differenze nel modo in cui le malattie sono espresse nei singoli
pazienti, prendendo in considerazione le diverse interazioni complesse tra tutte le molecole che
creano il ‘fenotipo della malattia’, ovvero il modo in cui la malattia si manifesta. La Network
Medicine presta attenzione proprio a quelle caratteristiche molecolari e cliniche che distinguono il

modo in cui la malattia si manifesta in ogni singolo paziente. Questo permette di identificare
obiettivi terapeutici unici che possono ottimizzare le conseguenze funzionali di qualsiasi intervento.
Carlo Ruggeri è nato a Torre di Cagnano Amiterno, in provincia dell’Aquila, e vive negli Stati
Uniti da quando aveva 23 anni. Dopo essersi diplomato al liceo Classico “D. Cotugno” dell’Aquila
e aver completato all’Università dell’Aquila il biennio di Medicina, si trasferisce negli Stati Uniti,
dove frequenta il Rhode Island College, laureandosi in Tecnologia Medica. Dopo una breve carriera
accademica e un’esperienza ospedaliera, inizia a lavorare nel campo dell’industria dei medical
devices, ricoprendo diverse posizioni manageriali e amministrative in aziende multinazionali come
Gilford Instruments, Ciba-Corning e Sclavo, del gruppo Enichem. Nel 1987 fonda la Vega
Biomedical, azienda specializzata in diagnostica che, in seguito verrà acquisita dalla Elan Pharma,
multinazionale farmaceutica di cui lo stesso Ruggeri diverrà presidente della divisione prodotti
diagnostici. Dopo aver intrapreso una nuova esperienza imprenditoriale nel settore investimenti in
Private Equity con la fondazione Trevi Health Ventures, nel 2010 fonda la Alcor Scientific, una
delle società più importanti a livello mondiale nel campo della diagnostica. Di recente l’azienda è
stata venduta parzialmente a un importante Private Equitiy Fund. Pur continuando a essere attivo
nel campo dei medical divices, oggi Carlo Ruggeri si dedica principalmente al management della
Torre Hldings, che gestisce gli investimenti e le attività filantropiche della sua famiglia. Insieme a
sua moglie Angela, Carlo Ruggeri vive tra il Rhode Island e il suo paese natale, Cagnano Amiterno.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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