L’AQUILA – “Ho bisogno di aiuto, mi sento sola, sono sola, e spesso piango… Ho bisogno di un’amica con cui prendere un caffè, fare una risata. La mia vitalità si sta spegnendo. Diventerò una di quelle persone di cui diranno: possibile che nessuno capiva che stava così male”

E’ un appello disperato quello apparso qualche tempo fa sul gruppo Facebook ‘Mamme Aquilane’. Un messaggio diventato immediatamente virale, condiviso e commentato da centinaia di donne tutte pronte a tendere una mano alla mamma anonima che viveva un momento di profondo disagio. “La mia bimba è piccola e sono sempre sola. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti, scusatemi, mi vergogno tanto”. Al messaggio hanno risposto oltre 300 persone ed è stato visto da più di 7000, tutte donne che, non solo offrivano il loro tempo alla neomamma ma si candidavano a tenere la bimba per farla riposare. Una catena di solidarietà che non si sarebbe mai attivata con il passaparola. La donna è stata aiutata ed ora sta meglio. In un successivo messaggio ringraziava tutti per l’aiuto ricevuto aggiungendo che “non si sarebbe mai aspettata tanta risonanza ma soprattutto tanta solidarietà”.

Mamme aquilane è un gruppo fondato dieci anni fa da Michela Maria Bernardini, nel post terremoto in cui mancava la possibilità di incontrarsi e confrontarsi. Di creare una rete di solidarietà tra mamme ed oggi è divenuto punto di riferimento per tantissime famiglie della città dell’Aquila.  Dal 2016 il gruppo è gestito da due aquilane di ‘adozione’ e molto grate all’Aquila per averle “accolte in questa magnifica città” come dice Rita Santamaria che insieme ad Anna Maria Pezzulla sono diventate amministratrici nel 2016 portando gli iscritti da meno di 4 mila a più di 12.500.  Un ‘lavoro’ duro affrontato da queste due donne che si sono trovate con vicende giudiziarie e difficoltà logistiche per mantenere ‘l’ordine’ e moderare bene il gruppo. “Non è facile garantire il giusto equilibrio – spiega ancora Rita Santamaria- abbiamo spesso cambiato il regolamento e il lavoro quotidiano è davvero oneroso. Veniamo giudicate dittatoriali e ci dispiace ma siamo tantissime e delle regole vanno rispettate”. Mamme aquilane è in questo momento una piazza virtuale che si utilizza per chiedere informazioni su manifestazioni in corso, farmacie aperte, orari degli uffici con puntuali e tempestive risposte da parte di chi in quel momento legge e vuole aiutare.

Ci sono mamme che chiedono di scambiare abiti, giochi. Che organizzano raccolte di indumenti e beni di prima necessità per chi ha bisogno. Ci si confronta su virus influenzali, feste, ristoranti a misura di bambino.  Ma Mamme aquilane è anche lo spazio in cui si puo’ trovare la parte più fragile delle persone in cerca di aiuto come ne caso della donna sopracitata.  “Una volta – raccontano le amministratrici – una donna in difficoltà economiche chiedeva come trovare urgentemente un ginecologo a titolo gratuito e, un nostro membro si è offerto di pagarlo”.    

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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