L’AQUILA – Dopo due anni di assenza forzata torna a Trasacco la terza edizione del Premio Pietro Taricone. La manifestazione, nata nel 2018, ha visto tra i suoi protagonisti  Davide Cerullo, attivo da sempre nel sostegno dei ragazzi emarginati, Gianfranco Franciosi primo infiltrato civile tra i narcos, Luciana Esposito, giornalista posta sotto scorta perché minacciata dai clan.
Il premio è stato assegnato ad Alberto Luzzi, fondatore di JAY NEPAL e ad Eugenia Carfora, preside coraggio nelle scuole di Caivano.
In questa edizione 2022, i candidati a ricevere quello che diventa un premio sempre più ambito, rappresentato da una scultura in acciaio realizzata dal maestro artigiano Luca Luciani,  sono tre e potremo avere l’occasione di incontrarli a Trasacco nel pomeriggio del 7 dicembre a partire dalle ore 17 presso l’Auditorium intitolato allo stesso Pietro Taricone. Infatti alla cerimonia sarà presente  Lorenzo Barone, giovanissimo ciclista, che ha realizzato imprese straordinarie, percorrendo da solo con la sua bicicletta decine di migliaia di chilometri dall’Europa al Marocco, fino ad arrivare alla traversata della Siberia e di tutto il continente Africano, che racconterà con il supporto di foto e video inediti, le condizioni estreme ed incredibilmente rischiose che ha affrontato nei suoi viaggi. La seconda candidata ed ospite dell’evento è Elena Pagliarini, infermiera, resa celebre dalla fotografia scattata l’8 marzo 2020 a Cremona, che la ritrae appoggiata sulla scrivania alla fine di un turno massacrante e che dopo due giorni dopo ha scoperto di essere positiva al COVID. Elena è divenuta simbolo della sofferenza e dell’ abnegazione di tutti gli infermieri che in quei mesi terribilmente difficili, si sono spinti oltre i loro limiti per aiutare i pazienti malati, nella fase iniziale della pandemia, in cui non esistevano vaccini ed il virus, ancora in fase di studio, ha causato migliaia di morti in tutto il mondo. Il terzo protagonista di questa edizione è Bruno Cerasi, artista poliedrico che dopo aver perso parzialmente la vista a seguito di un ictus, ha dedicato la sua vita allo studio delle connessioni interpersonali, realizzando opere di elevatissimo spessore artistico e di profondo valore culturale, esposte in prestigiose gallerie nazionali ed internazionali.  

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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