La banda larga non sembra essere uno degli obiettivi principali per la maggior parte delle province e dei comuni abruzzesi. Una situazione che diventa addirittura paradossale e drammatica per i comuni del cratere, dove le inefficienze sono a livelli insostenibili. E purtroppo, nonostante le raccomandazione della Ue la situazione non sembra prossima ad un cambiamento di rotta.
A manifestare il proprio disappunto, come riportato dal sito abruzzoweb.it, è l’ex consigliere del Comune di Barisciano Walter Salvatore, che ha sottolineato come si continuino ad individuare comportamenti non adeguati, da parte delle amministrazioni locali, sullo stato reale delle cose.
Insomma, l’occasione della ricostruzione è stata lasciata passare, senza il necessario impegno e le competenze richieste su settori strategici, come quello della digitalizzazione di intere aree, che prima del terremoto, ed anche successivamente, devono fare i conti con le difficoltà del digital divide. Tuttavia la situazione non è drammatica nell’intera Regione, come mostra la realtà di Pescara, che non solo si conferma la sola provincia attenta alle necessità e alle opportunità della banda larga, ma dove la città è anche la sola che usufruisce della cablatura in fibra ottica.
Quindi, mentre in gran parte del territorio abruzzese, i privati cittadini e le imprese si vedono costretti ad accettare inefficienze, e servizi a costi molto elevati, vedendo mutilata la propria possibilità di poter virare verso prodotti e servizi più adatti alle necessità, ma anche a costi più competitivi, i residenti del comune di Pescara possono scegliere tra i servizi in fibra, con i vari operatori, compresa l’offerta sky fastweb, la fibra vodafone, oltre che le varie promozioni adsl Telecom.
