E’ un’ottima notizia il ritorno di un altro Dipartimento di Ingegneria, quello “industriale, dell’informazione e dell’economia”, nella naturale sede di Roio. Non è certo un punto di arrivo, perché altre fondamentali operazioni sono da chiudere per riavere la sede di Roio funzionale e completa; tra queste fondamentale sarà il ripristino del vecchio edificio destinato ad ospitare gli uffici dei professori.

Non si tratta di una questione settoriale, riguarda la programmazione dello sviluppo dell’intera città. Il rientro definitivo di Ingegneria a Roio, di cui l’evento di ieri costituisce una tappa importante, è parte del processo di riorganizzazione dei poli della didattica, uno degli obiettivi inseriti nel documento votato in consiglio comunale. Quel documento dice testualmente che “i poli della didattica e della ricerca, con le importanti funzioni svolte e con i numerosi utenti orbitanti attorno alle rispettive sedi, concorrono in modo determinante alla definizione delle centralità. È evidente pertanto come una determinazione chiara del futuro assetto universitario sia alla base di tanti e più importanti ragionamenti”. Sulla base di una riorganizzazione funzionale dell’università sarà possibile quindi impostare e pensare anche i servizi e gli insediamenti connessi, in maniera da realizzare l’ambizione – l’opportunità è unica – di fare dell’Aquila una città universitaria.

L’Ateneo si sta muovendo verso la riorganizzazione sui tre poli di Roio, Coppito ed Ex San Salvatore. Il nostro compito adesso è imprimere un’accelerazione affinché il nuovo assetto prenda subito forma: va superata l’attuale situazione di precarietà, dovuta all’eccessiva frammentazione delle sedi amministrative, didattiche e della sperimentazione, con tutti i problemi strutturali che ne conseguono e che puntualmente si traducono in disagi per gli studenti.

E’ vero che gran parte delle decisioni sono in capo all’Università, tuttavia il nostro lavoro, che puntiamo a consolidare, è accompagnare questo processo di riorganizzazione e parallelamente fare in modo che tutti i fornitori di servizi (Comune, AMA, ADSU, CUS) adottino politiche coordinate finalizzate alla migliore valorizzazione del nuovo assetto. L’Aquila deve diventare una città a misura di studente, attraverso l’implementazione efficace di servizi come la mobilità, la residenzialità, una migliore connessione con il sistema produttivo, un’offerta culturale e del tempo libero adeguata. Prioritaria è ovviamente la questione delle mense: superato il rischio di vedere il servizio mense chiuso per diversi mesi e scongiurato il rischio di mandare a casa le lavoratrici in servizio presso le varie sedi (grazie al lavoro del nuovo direttore dell’Adsu Giulia Marchetti e dell’ex presidente Francesco D’Ascanio), dobbiamo ora lavorare per rendere il servizio più efficiente.

*Consigliere comunale PD

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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