L’AQUILA – Quoziente familiare e mutuo sociale per fronteggiare la crisi. Sono le novità contenute in due provvedimenti adottati dalla giunta comunale di Villa Sant’Angelo (L’Aquila), uno tra i paesi più colpiti dal terremoto del 2009, nella gestione dei moduli abitativi provvisori realizzati a seguito del sisma.
Il primo, efficace sin da subito, prevede una riduzione sulle locazioni del dieci per cento per il primo figlio minorenne e del cinque per i successivi, fino a un massimo del venti per cento sull’importo dovuto mensilmente all’ente.
Requisiti per l’accesso al beneficio sono la residenza a Villa Sant’Angelo, la presenza del minore nello stato di famiglia dell’assegnatario e un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 25 mila euro.
“Poiché per l’anno 2015 prevediamo un incremento delle entrate relative alla locazione dei Map – spiega il sindaco di Villa Sant’Angelo, Pierluigi Biondi – abbiamo deciso di utilizzarne una parte per tentare di ‘ammorbidire’ gli effetti della crisi sui cittadini e sancire il principio che fare i figli non dovrebbe essere una prerogativa esclusiva di chi se lo può permettere”.
“Naturalmente – prosegue il primo cittadino – non è un intervento risolutivo per l’economia domestica delle famiglie ma è un ulteriore passo che fa il paio con l’azzeramento della tassa sui servizi (Tasi) e la riduzione delle tariffe sui rifiuti già decise in sede di approvazione del bilancio 2014”.
L’altra delibera, invece, che dovrà essere in futuro oggetto di regolamentazione da parte del consiglio comunale, stabilisce che, una volta esaurita l’emergenza abitativa strettamente connessa al terremoto e valutate attentamente le procedure amministrative necessarie, potrà essere alienata una parte del patrimonio edilizio dei Map per garantire l’accesso all’abitazione di proprietà a particolari categorie di assegnatari attuali e futuri, secondo le regole del “social housing”.
L’obiettivo è quello di fornire alloggi adeguati a soggetti che hanno difficoltà nel trovare un’abitazione alle condizioni di mercato perché incapaci di ottenere credito o perché afflitti da problematiche particolari, comprese quelle connesse agli effetti del sisma del 6 aprile 2009.
In pratica si potrà “trasformare” il canone in una sorta di rata di mutuo e al completo pagamento di quest’ultimo l’alloggio diventerà di proprietà del beneficiario che, nel frattempo, dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria del Map.
In questo modo il Comune, da un lato, sarà sgravato dai costi di gestione di una parte del patrimonio edilizio, che con il passare degli anni sono destinati a lievitare, dall’altro potrà garantirsi una liquidità continua per le proprie casse.
“Quello della casa – precisa in ultimo Biondi – è uno dei grandi temi su cui la politica nazionale è latitante, un problema che nel ‘cratere’ è ancora più sentito, con questa iniziativa, nel nostro piccolo, abbiamo voluto tracciare un percorso possibile e per questo ringrazio tutta la giunta di Villa Sant’Angelo che si è mostrata particolarmente sensibile alle esigenze sociali della comunità locale”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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