L’AQUILA – La Polizia di Stato ha eseguito nella serata di ieri tre ordinanze applicative della misura cautelare del divieto di esercitare temporaneamente un’attività professionale ai danni di tre maestre che istruiscono tale professione presso l’Asilo nido Cip & Ciop, sito a L’Aquila in zona Pettino, struttura privata convenzionata con il Comune di L’Aquila. 

Le educatrici sono ritenute responsabili di maltrattamenti in danno di minori, avendo adottato delle condotte consistite in urla, rimproveri e frasi offensive nei confronti dei bambini, nell’alimentarli con commistione di bicchieri, vasetti e posate, nel lasciarli ore ed ore sopra i seggioloni (soli, incustoditi e senza ricambio dei pannolini), nello strattonarli con vigore, nel punirli mettendoli all’angolo o con il seggiolone rivolto    verso il muro o ancora lasciandoli da soli in una stanza; in un caso, solo in uno, le riprese video effettuate con delle telecamere posizionate dagli agenti della Squadra Mobile, hanno evidenziato pure uno scappellotto dato da una maestra ad un bimbo; in due casi, solo in due, si è visto forzare i bambini nell’alimentazione, costringendoli ad ingoiare, loro malgrado, il cibo. 

Le indagini, nate dalla denuncia di due educatrici tirocinanti (andate volontariamente subito via dall’asilo), coordinate dal Procuratore Fausto Cardella e dirette dal Sost. Proc. Dr. David Mancini, sono state compiute dalla Squadra Mobile di L’Aquila, nel periodo compreso tra il 21 luglio ed il 9 agosto 2014 e dal 25 agosto ed il 5 settembre di quest’anno, evidenziando, attraverso intercettazioni ambientali audio-video, le condotte suddette, che si sono estrinsecate in nr. 33 comportamenti ritenuti forme di maltrattamento.

La perizia tecnica richiesta dal P.M., prodotta da una psicoterapeuta esperta in psicologia e giurisdizione minorile ed in abusi e maltrattamenti su infanti e adolescenti, ha ulteriormente fatto risaltare i comportamenti ascritti alle educatrici, in relazione soprattutto alla funzione importantissima che un asilo nido deve svolgere per favorire un armonico sviluppo cognitivo e comunicativo del bambino attraverso le corrette stimolazioni sensoriali, motorie ed affettive, che deve acquisire.

 

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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