Il Sindaco Cialente è oramai alla guida di un Titanic che si chiama progetto Case e, come è evidente, questo capitano di una disordinata ciurma sta portando la città a schiantarsi sugli scogli.

Da anni lo avevamo messo in guardia dai rischi derivanti dall’improvvida gestione dei quartieri Case. Dal caos delle bollette non pagate agli attuali debiti milionari, dai mancati controlli al ritardo nel bandire la gara per l’affidamento della gestione, fino al Regolamento mai applicato e all’incredibile follia dell’acquisizione al patrimonio comunale dei 19 insediamenti.

Ora il sindaco Pinocchio, come sempre, scarica su altri le sue mancanze. In primo luogo l’accettazione del progetto Case, preso supinamente in consegna dalla Protezione civile senza verificare cosa realmente stesse caricando sulle spalle dei cittadini. L’assenza di qualsiasi contrattazione con il Governo affinché, almeno per alcuni anni, prendesse in carico la gestione e la manutenzione del complesso, dato l’asfittico bilancio comunale. E ancora la mancata applicazione del Regolamento, pur profumatamente pagato, da cui l’assenza di controlli, e i debiti contratti con i gestori delle reti di servizi, quali gas, luce e acqua, per milioni di euro che, ora, rischiano di mandare in default il Comune. Aggiungiamo l’assenza di programmazione, che avrebbe potuto portare ad accordi con alcune amministrazioni dello Stato, come ad esempio l’Università o l’Esercito italiano, per un uso degli alloggi da affittare a canone concordato, ai fini di attenuare i costi di gestione, e la sottovalutazione totale del problema degli isolatori sismici, in quanto a omologazione, manutenzione e costi.

Tutte cose dette e ripetute al Sindaco nel corso degli anni, offrendo anche, da opposizione seria e responsabile, una collaborazione per evitare alla città l’attuale catastrofe. Cialente ha sempre opposto un netto rifiuto. Ora, come confermano i drammatici dati relativi ai costi di gestione del complesso Case, il Comune rischia il dissesto e un aumento indiscriminato delle tasse, ulteriore vessazione a carico di una comunità che non ha altra colpa se non quella di essere governata da questa Amministrazione.

Da settimane abbiamo portato queste problematiche all’attenzione della quinta Commissione, Controllo e Garanzia, sollecitando il presidente Daniele a calendarizzare delle riunioni su questi argomenti e chiedendo di iniziare proprio dallo spinoso problema degli isolatori sismici, sul quale abbiamo chiesto l’audizione del Sindaco, del segretario generale e del dirigente dell’Avvocatura comunale. Il presidente non ha ritenuto di accogliere le richieste tanto che, anche nella prossima seduta, convocata per lunedì 3 novembre, il tema non è all’ordine del giorno, pur essendo previsto in quella precedente e, dunque, dovendo di norma slittare a questa. Abbiamo la netta sensazione che il presidente Daniele voglia evitare la trattazione di questo spinoso argomento. Non vorremmo che la cosa sia dovuta ad un progressivo avvicinamento a Cialente, cosa che iniziamo a sospettare e che costituirebbe un gravissimo vulnus per la città. Ragione per la quale, se così fosse, ci faremmo carico nelle maniere dovute.

I Consiglieri comunali  
Giorgio De Matteis, Emanuele Imprudente (L’Aquila Città Aperta), Luigi D’Eramo (Prospettiva 2022), Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila)

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