L’AQUILA – Un dossier da inviare in Europa e l’appoggio incondizionato del Governo nella trattativa per la restituzione delle tasse sospese per le attività produttive a seguito del sisma e per lo sforamento del tetto del 3 per cento imposto dal Fiscal Compact.
Questi i risultati dell’incontro tenutosi a Roma con il sottosegretario alle Politiche comunitarie Sandro Gozi, cui hanno partecipato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, l’assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, il sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, l’assessore regionale alle Attività Produttive Giovanni Lolli e la senatrice Stefania Pezzopane. Lo riferiscono il sindaco Cialente e l’assessore Di Stefano.

“Il Governo – ha dichiarato il primo cittadino – ha messo a disposizione i propri tecnici ai fini della stesura del dossier che dovremo inviare in Europa, a sostegno di quanto abbiamo rappresentato al sottosegretario Gozi riguardo alla restituzione delle tasse, a suo tempo sospese, da parte delle attività produttive del territorio. Abbiamo infatti incassato il pieno sostegno riguardo a questa materia e a quella, ugualmente importante, relativa ai vincoli di finanza imposti al nostro Paese dall’Europa attraverso il Fiscal Compact e al limite del 3 per cento nel rapporto tra deficit e Pil.

Trovo assurdo, infatti, – ha proseguito Cialente – che la città dell’Aquila, in virtù di queste cosiddette regole di disciplina fiscale, non possa accedere, per la ricostruzione, a un finanziamento tramite la Cassa Depositi e Prestiti o a un mutuo bancario. La questione va assolutamente rinegoziata per i territori colpiti da calamità naturali. Questa battaglia – ha concluso Cialente – è fondamentale ai fini del rispetto del cronoprogramma e, dunque, per una ricostruzione che avvenga in tempi certi e contingentati. L’appoggio e il sostegno del Governo, dunque, costituiscono per noi un elemento di vitale importanza”.

“Al Governo – ha spiegato l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano – abbiamo spiegato la dimensione, anche economica, di quello che è accaduto e abbiamo rappresentato i danni, non solo materiali, ma anche in termini di competitività, subiti dalle attività produttive. Per queste ragioni non si può chiedere, a chi ha già affrontato tante difficoltà e che continua a lottare per sopravvivere, una restituzione in toto delle tasse sospese a seguito del sisma. Una situazione – ha aggiunto Di Stefano – che riguarda anche le aziende comunali, ulteriormente penalizzate dal fatto di avere un rapporto esclusivo, in termini di commesse, con l’ente locale.

Del resto la Legge 77, quella sul terremoto, parla chiaro in termini di sostegno alle Attività produttive. Un’altra buona notizia – ha concluso l’assessore – riguarda i fondi per la ricostruzione, dal momento che il Governo ci ha rassicurato sul fatto che, entro la fine del 2014, arriveranno ulteriori finanziamenti, a dare ancora ossigeno e nuovo impulso ai cantieri”.

Sarà univoca la strategia Governo-Regione di fronte alle richieste della Commissione europea in merito agli Aiuti di Stato alle aziende e alle partita Iva che hanno ottenuto contributo a seguito dei danno del terremoto del 2009. È quanto emerso nella riunione che la Regione, presenti il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso e il vicepresidente Giovanni Lolli, ha avuto con il Sottosegretario Sandro Gozi. Alla riunione di a Palazzo Chigi erano presenti anche il Sottosegretario Giovanni Legnini, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e la senatrice Stefania Pezzopane. “Il Governo ha dimostrato – ha detto Lolli – ampia disponibilità ad ascoltare gli argomenti che abbiamo portato, e cioè che in questa trattativa con l’Europa si deve far valere non semplicemente, impresa per impresa, il rapporto danno e compensazione, ma si deve valutare il danno del sistema nel senso che le imprese aquilane hanno subito dal terremoto uno stravolgimento completo del mercato e della concorrenza che non ha paragoni rispetto al mercato e alla concorrenza delle altre imprese europee che hanno operato in quel periodo in condizioni di normalità”. Il passaggio nel merito che vuole portare avanti la Regione, in questo affiancata dalle imprese aquilane, è stato valutato positivamente dal Sottosegretario, al quale sono stati contestati, nell’indagine informativa della Commissione europea, altri punti come la particolare condizione delle società in house e quella delle società che operano in un mercato esclusivamente locale. “Molto significativo – ha aggiunto Lolli – è poi l’aspetto, sul quale c’è stata la convergenza del Sottosegretario, del come si misura l’eventuale danno, chiedendo chiaramente di evitare perizie giurate che andrebbero ad aggravare ulteriormente il procedimento. Dal canto nostro – ha ribadito il Vicepresidente – noi abbiamo insistito sull’assurdità e sull’ingiustizia della richiesta e sugli effetti fortemente negativi che avrebbe sull’intero tessuto economico del cratere. Abbiamo ribadito la necessità che la vicenda si deve chiudere riducendo a zero questo problema, anche se il Governo ritiene che questa sarà una strada difficilmente percorribile”. Nei prossimi giorni le imprese aquilane interessate verranno nuovamente convocate dal vicepresidente Giovanni Lolli “per costruire insieme a loro tutte le risposte necessarie sia sul piano politico sia sul piano tecnico”.

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10