L’AQUILA – Dopo l’emergenza nella provincia di Chieti, l’allarme per il maltempo e l’anomalo andamento delle temperature arriva anche dalle zone interne, con particolare riferimento a L’Aquila e Teramo. Coldiretti denuncia la riduzione di produzione dei cereali con punte anche del 50% e la distruzione completa del raccolto di foraggi in particolare nelle zone a forte vocazione zootecnica (Alto Sangro, Aquilano interno, Gran Sasso e Alto teramano). Un’agricoltura fortemente provata, quindi, che deve fare i conti con altri problemi conseguenti. << Oltre alla produzione che risente del clima anomalo, ci sono problemi legati ai costi sostenuti dalle aziende – dice Massimiliano Volpone Direttore di Coldiretti L’Aquila e Teramo – si registrano infatti alcuni attacchi di fitopatie alle colture frutticole e ortive con conseguenti costosi interventi di lotta antiparassitaria e, sulla lievitazione dei costi di produzione, incide anche l’aumento del numero di pratiche agronomiche messe a punto nelle zone orticole. Oggi più che mai è necessario vengano pagate le provvidenze regionali e gli indennizzi per i  danni alle colture e al patrimonio zootecnico ad opera di animali selvatici. Sarebbe opportuna, anche la sospensione dei pagamenti di contributi previdenziali ed assistenziali per le aziende colpite >>.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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