L’AQUILA – Visto il perdurare dello stato in cui si trovano i coltivatori del comprensorio aquilano con il divieto assoluto di innaffiare gli orti,Assocasa chiede al sindaco di dichiarare Stato di Calamità.
Abbiamo ascoltato alcuni agricoltori i quali ci segnalano lo stato di forte disagio che vivono soprattutto per una mancata informazione circa il presente e il futuro dei loro orti. Viene segnalato che alcuni provvedono ad irrigare i campi procurandosi l’acqua dai fontanili pubblici,operazione vietata,alcuni contravvenendo alle vigenti leggi sanitarie, attingono direttamente dal fiume l’approvvigionamento. Le analisi fatte dagli enti preposti individuano la presenza di salmonella da mese di Aprile altre analisi sono in corso e i risultati ancora non sono si conoscono,quindi rimane in vigore delibera che vieta di irrigare i campi. Questo stato di fatto genera malessere e forte tensione fra i coltivatori che domandano il perché non si è proceduto prima che venissero seminati i campi a verificare lo stato delle acque. La magistratura è intervenuta per capire chi ha prodotto questo inquinamento ambientale? I coltivatori chiedono certezze in merito alla pesante situazione creatasi e fanno presente che non corrisponderanno alcun contributo al Consorzio per il servizio di acqua non erogata. L’Assocasa ritiene che sussistano gli elementi oggettivi per dichiarare la stato di calamità e fa presente che i propri uffici sono a disposizione per chiedere la sospensiva per la bolletta dell’acqua non dovuta.
Franco Marulli
Segretario Provinciale Assocasa

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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