L’AQILA – “Un esempio di povertà, di misericordia e di spogliamento totale da se stesso. Le parole di Papa Bergoglio riferite a Celestino V , – dichiara il coordinatore del Comitato Perdonanza, Alfredo Moroni – inducono a riflettere sul profondo messaggio della Perdonanza.
Una celebrazione spirituale prima che di costume, dove l’evento più importante è rappresentato dall’ apertura della Porta Santa, dal Perdono Universale.
L’attenzione di questi giorni sul corteo e sulle figure della Dama della Bolla ed il Giovin Signore, testimonia un forte attaccamento identitario della Città alla Perdonanza, ma pur rivestendo le due figure un ruolo importante devono necessariamente lasciare spazio all’elemento unico della festa che è quello sancito da Papa Celestino nella sua Bolla del Perdono.
Si tratta di due aspetti totalmente diversi della celebrazione, che non possono e non devono essere confusi.
Il fatto che Papa Francesco si richiami a Celestino V come modello da seguire deve, pertanto, indurci a spostare l’attenzione su un livello più alto, sul significato della vita di Celestino, sulla sua immortale capacità di messaggero di sentimenti universali, di umiltà e rinuncia; a riflettere sulla sua profonda vicinanza alla gente, sulla sua totale dedizione all’altro, sulla compassione.
Si tratta di un fatto epocale: Papa Francesco, vicario di Cristo in terra, pone come riferimento della Cristianità due figure di Santi: San Francesco e Celestino V.
Un faro in qualche modo puntato sulla nostra città e sulla Basilica di Collemaggio che non dobbiamo consentire venga spostato o addirittura spento da polemiche che vanno nel segno opposto, incentrate su aspetti marginali che finiscono per svilire il significato unico e vero della manifestazione.
Soprattutto in questo momento in cui la Perdonanza ci chiama tutti all’impegno di essere all’altezza della prova posta dalla candidatura a Bene Immateriale dell’Unesco.
La ricostruzione storica di quanto avveniva in quel periodo, nei giorni di celebrazione della Perdonanza, ha sì un significato importante, crea attesa e aspettative negli aquilani e perché sia il più possibile fedele al passato, è stato costituito un comitato scientifico che si sta impegnando nella ricostruzione di dettagli e particolari i più diversi, di cui molto presto avremo tutti contezza.
Stiamo peraltro rivalutando alcuni aspetti come quello della eventuale scelta della Dama della Bolla che comunque non deve rivestire il carattere del “concorso” ma deve avere un carattere morale e premiale. Il tutto, in uno spirito di dialogo e sereno confronto, così come è sempre stato per il Comitato Perdonanza”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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