L’AQUILA – Il Procuratore Nazionale Antimafia (Dna) Franco Roberti, il Sostituto Procuratore Antimafia Diana de Martino, il Procuratore Distrettuale Antimafia dell’Abruzzo, Fausto Cardella, il Comandante Regionale del Corpo della forestale dello Stato, Giuseppe Paolella e il Direttore della Divisione VII dell’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato, Ciro Lungo, hanno ufficializzato l’istituzione del nucleo del Corpo forestale dello Stato con competenza Distrettuale presso la Direzione Distrettuale Antimafia dell’Abruzzo. Con questa iniziativa il Corpo forestale dello Stato si impegna a collaborare con la Direzione Distrettuale Antimafia Abruzzo offrendo specifiche conoscenze tecniche tese al contrasto dei reati ambientali, con particolare riguardo a quelli connessi al ciclo dei rifiuti. La collaborazione della Forestale sara’ indirizzata anche alla vigilanza in tema di appalti concernenti la ricostruzione post terremoto e per fronteggiare eventuali illeciti di stampo mafioso. Particolare rilevanza va attribuita alla collaborazione tra Dna, Dda e Cfs in quanto il nucleo forestale, costituito da un ispettore, un sovrintendente ed un agente, offrira’ al Procuratore Distrettuale il necessario supporto per agevolare le attivita’ di contrasto dei reati sopra citati commessi dalla criminalita’ organizzata e consentira’ di favorire cosi’ anche lo scambio di atti, informazioni ed elementi concernenti i procedimenti collegati sia in ambito nazionale che regionale. “L’istituzione di questo nucleo, e’ un passaggio importante – ha detto Roberti – perche’ e’ la prima volta che si istituisce presso una Procura distrettuale, un nucleo ad hoc del Corpo di polizia forestale per le indagini in materia di rifiuti, dei cosiddetti reati di ecomafia, ma anche di corruzione che spesso sono connessi ai reati contro l’ambiente”. “Con l istituzione di questo nucleo, – ha detto Cardella” la Procura Distrettuale ha la possibilita’ di incrementare le proprie attivita’ volte ad ostacolare quei tipici reati legati al traffico dei rifiuti e alle infiltrazioni mafiose pronte ad intervenire nel processo di ricostruzione di L’Aquila”. Dello stesso tenore la dichiarazione del Comandante Paolella: “La particolare condizione della citta’ di L’Aquila nonche’ dell’intero cratere in tema di ricostruzione obbliga una peculiare attenzione del C.F.S. per prevenire e reprimere i reati ambientali che sempre piu’ spesso alimentano le ecomafie. L’istituzione del nucleo del Corpo forestale dello Stato presso la Direzione Distrettuale Antimafia vuole rispondere proprio a questa esigenza.” 

“I reati contro l’ambiente spesso sono reati d’impresa, di imprenditori disonesti che vogliono risparmiare sullo smaltimento dei rifiuti, soprattutto prodotti da attivita’ in nero. Partono, dunque, da singole iniziative imprenditoriali, ma possono incontrare l’attivita’ della criminalita’ organizzata se essa controlla il territorio”. Lo ha detto all’Aquila, il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, nel corso della conferenza indetta per presentare l’istituzione all’Aquila, del primo nucleo del Corpo Forestale dello Stato che in Italia lavorera’ all’interno di una direzione distrettuale antimafia.

“Sui reati legati alla cosiddetta ecomafia – ha aggiunto – c’e’ una intensa attivita’ che si sta svolgendo a livello nazionale, la procura antimafia abruzzese ha voluto per prima adottare questo modello investigativo. C’e’ una forte vicinanza della Procura nazionale antimafia nei confronti della sezione distrettuale dell’Aquila che merita un’attenzione particolare perche’ avamposto di contrasto alla criminalita’ organizzata, anche alla luce degli appalti sulla ricostruzione post terremoto. Nelle indagini in materia di rifiuti ci sono reati spia di presenza della criminalita’ organizzata, tra cui corruzione e sversamenti non autorizzati, che non sono spesso episodi isolati. Grazie al nuovo nucleo investigativo, – ha concluso Roberti – incrociando queste informazioni con i nostri database, si potranno ottenere risultati sorprendenti”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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