L’AQUILA – Il Sindaco Cialente ha spezzato le gambe al rilancio economico e turistico del Gran Sasso. L’atto deliberativo con il quale la maggioranza di centro sinistra ha approvato il Piano industriale del CTGS modifica pericolosamente il Business Plan 2014/2018 che già di suo presentava diverse storture e prevede la consegna di un patrimonio prezioso ed importante della nostra città ad un soggetto privato non meglio identificato .
Inascoltati gli appelli lanciati dall’opposizione di centro destra che ripetutamente ha chiesto il rinvio della delibera al fine di ristabilire procedure amministrative legittime e soluzioni che potessero salvaguardare il futuro del comprensorio sciistico e dei lavoratori del CTGS, come ad esempio solo gli interventi legati ai finanziamenti già disponibili per le infrastrutture.

L’arroganza e la cecità hanno prevalso sul principio del buon padre di famiglia.
Il Business Plan prevede che il Comune dell’Aquila rinunci al credito vantato nei confronti del CTGS, ma questo viene smentito dalla delibera adottata dal Consiglio Comunale, facendo cosi saltare l’equilibrio finanziario del piano di investimento, non solo !!!Infatti tutti i fondi pubblici  sia quelli regionali che quelli statali circa quattordici milioni di euro saranno utilizzati a vantaggio di un soggetto privato; la delibera parla di Invitalia o società partecipata da quest’ultima.

Cosa si nasconde dietro questo piano di rilancio? Chi sarà il privato che beneficerà di tutti questi fondi pubblici ??? Perché non sono mai stati  coinvolti gli operatori locali?
Infine il grottesco giallo della cessione del ramo d’Azienda del CTGS che si occupa del rilancio Turistico e della gestione degli alberghi, a favore di INVITALIA, la quale pero’ con una missiva del 13/12/2013 a firma dell’Amministratore delegato Domenico Arcuri, inviata per conoscenza anche al Sindaco dell’Aquila, dichiara: ” INVITALIA non ha alcun rapporto con la CTGS S.p.A. , ne alcun programma di privatizzazione dei beni……..”

Il centro destra cittadino e regionale e’ il padre politico del Piano d’area dello sviluppo del Gran Sasso e quindi ribadiamo il nostro totale impegno verso questa strada, ma non possiamo avallare le decisioni del centro sinistra che persegue un’operazione finanziaria ed amministrativa pesantemente minata nella credibilità giuridica e che esporrà  il Gran Sasso e il Comune dell’Aquila a rischi incalcolabili.

I Consiglieri Comunali

Luigi D’Eramo
Emanuele Imprudente
Daniele Ferella
Vito Colonna

DE MATTEIS: LA MOSSA DISPERATA DI CIALENTE DI SCARICARE LA SUA INCAPACITA’ SULL’OPPOSIZIONE

“Nonostante i sette anni di debiti e di incapacità gestionale, caratterizzati da slogan cialtroneschi come l’ultimo sul Gran Sasso (saremo la Innsbruck dell’Appennico), Cialente tenta la mossa disperata di scaricare le proprie responsabilità sull’opposizione”. A dirlo è il Consigliere comunale de “L’Aquila Città Aperta”, Giorgio De Matteis, che aggiunge: “I suoi innumerevoli annunci, in questi anni non facili per la Città e gli Aquilani, si sono rivelati dei veri e propri flop, alcuni più eclatanti di altri. Penso alla vicenda aeroporto e all’ Accord Phoenix, sulla quale la prossima settimana avremo molto da dire. La sua amministrazione – continua De Matteis – ha massacrato il Centro Turistico del Gran Sasso e oggi, prima di parlare dell’utilizzo dei fondi Cipe, Cialente dovrebbe giustificare i milioni di debiti prodotti dalla sua gestione. Peraltro, l’utilizzo di questi fondi necessita di un precondizione, cioè un reale progetto di sviluppo che al momento manca, visto che Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che agisce su mandato del Governo) dimostra di nutrire dei dubbi sul business plan del Gran Sasso targato Cialente. Infatti, – conclude De Matteis – a tutt’oggi, ancora non c’è un impegno diretto dell’Agenzia governativa”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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