E’ già un cavallo di battaglia della prossima campagna elettorale per le regionali e le europee, la disputa sulle casette di legno spuntate qua e là come funghi subito il terremoto del 2009. E di quanto l’argomento sia scottante da questo punto di vista è dimostrato dall’intervento di Roberto Tinari, vice presidente del Consiglio comunale e consigliere d’opposizione.

“E’ veramente umiliante e vergognoso- dice Tinati- anche per i cittadini aquilani, assistere a fughe in avanti di politici che, in prossimità della campagna elettorale, rivendicano determinate posizioni, dopo aver sempre dimostrato di pensarla in modo contrario.

 “Mi riferisco a coloro- spiega- che, con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, cercano di far leva su situazioni emergenziali. Stavolta è il caso delle casette, mai affrontato seriamente – e soprattutto con serenità di giudizio – dall’Amministrazione comunale attiva. E purtroppo non è l’unico problema.

“Politicanti dell’ultim’ora e persone senza scrupoli, che sino ad ora hanno serbato sull’argomento l’assoluto silenzio oppure hanno tenuto posizioni di comodo, oppure ancora hanno assecondato posizioni a svantaggio dei proprietari delle casette, oggi si assurgono a paladini difensori delle questi manufatti, che tanti nostri concittadini hanno realizzato a spese proprie, con i loro sacrifici, per avere un ricovero vista l’inagibilità della loro casa. Oggi, solo oggi, a poco più di due mesi dal voto regionale, i politicanti del fai da te hanno deciso di essere vicini questi Aquilani in difficoltà.       

“Ho sostenuto questi concittadini fin dall’inizio del loro dramma- dice ancora Tinari- e solo ora arrivano dei signori che si accorgono che il problema esiste e che va affrontato. Dove sono stati sino ad ora? Cosa hanno fatto? Ho sempre detto – e continuo a ripeterlo – che la vicenda va affrontata, ma con serietà e capacità e non per fini propagandistici in prossimità di appuntamenti elettorali. 

“I cittadini Aquilani meritano di più- conclude.  Già hanno subito un dramma devastante e hanno dovuto mettere mano al portafoglio per la realizzazione delle case rifugio. Dover fare i conti con la presa in giro da parte di chi – a parole – si schiera dalla loro parte (con le elezioni alle porte), dopo averli sempre ignorati, li riempie di sdegno. Uno sdegno che, peraltro, è generale”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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