L’AQUILA – Per chi non è contento della vita, per chi evidentemente non sa più riconoscere valore negli esseri e nelle cose che lo circondano, evidentemente è pure lecito uccidere un cane, anzi due. Pedro e il suo compagno. Uccisi, impiccati addirittura in un paesino dell’Alta Valle dell’Aterno. Impiccati. Sofferenza atroce, così racconta il veterinario che ha constatato la morte. Morte lenta quindi dolorosissima. Qualcuno potrebbe obiettare che non c’è da meravigliarsi visto che c’è anche chi, come accaduto in questi giorni a Roma, ha ridotto in fin di vita la ragazza che amava (?!?). E invece ci si deve meravigliare innanzitutto per la giovane romana pestata ma anche per Pedro e il suo compagno. Sì perché Pedro, tra le altre cose, aveva vissuto ogni giorno a fianco di un ragazzo portatore di handicap facendogli compagnia e giocando con lui. E oggi quel ragazzo ha pianto tutto il giorno per Pedro e il suo amico. Speriamo che chi ha impiccato i due cani, sapendo quanto male ha fatto, pianga un po’ pure lui, anzi non un po’ ma tanto e si renda conto dell’inutile barbarie commessa. Un pianto che potrebbe far bene innanzitutto a se stesso e poi a chi vive con lui facendogli ritrovare un po’ di umanità. Ciao Pedro & C.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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