L’AQUILA – All’esito della riunione, tenutasi oggi, della Commissione Speciale per monitorare, nelle aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009, il processo di ricostruzione abitativo/infrastrutturale, sociale, culturale, economico e produttivo, il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico, membro della Commissione e primo firmatario di “L’Aquila capoluogo d’Abruzzo”, una delle due proposte di legge all’esame della commissione stessa, dichiara: 

“La mia provocazione di chiedere la chiusura della Commissione, data la sua inerzia, ha avuto buon esito.” – riferendosi alla sua richiesta, fatta qualche settimana fa, di porre fine all’esistenza della Commissione speciale per la ricostruzione, visto che fino ad allora non si era mai riunita.

 “Dopo cinque anni, finalmente, per la prima volta, il Presidente Chiodi è venuto in Commissione consiliare per discutere della legge regionale per la ricostruzione ed ha apprezzato la proposta del PD che, nella sua ultima versione aggiornata a seguito della “legge Barca”, giace in Commissione dal 31 ottobre 2012. Il Consiglio regionale sembra sia finalmente deciso a riappropriarsi delle sue funzioni istituzionali.”afferma D’Amico. 

“Ribadisco che si è lasciato trascorrere colpevolmente troppo tempo, ma voglio confermare di nuovo il mio assoluto impegno nel collaborare in modo costruttivo, affinchè si possa almeno lasciare in eredità alla prossima legislatura un organico lavoro di programmazione. 

Vorrei – conclude D’Amico – che questo testo oggi in esame in Commissione fosse valutato e condiviso dal Governo regionale, dal Comune dell’Aquila, dai Comuni del cratere e dalle istanze sociali, per diventare un testo che, nell’ambito delle attuali funzioni regionali, riesca a garantire, delineando processi fortemente unitari e coerenti, una ricostruzione come fattore di rinascita regionale e non solo locale.”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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