L’AQUILA – Il popolo della Perdonanza ha fatto ala al Corteo della Bolla che è il momento clou della manifestazione civile e religiosa che si è ripetuta quest’anno per la 719ma volta.

Il corteo, un corteo senza fine, un tripudio di presenze e di colori è partito puntuale da Piazza Palazzo per sfilare fino alla Basilica di Collemaggio quest’anno interdetta ai fedeli per motivi si sicurezza.

La pioggia che si temeva dovesse arrivare nel pomeriggio ha risparmiato invece il corteo che è potuto arrivare fino alla Basilica di Collemaggio dove, sul piazzale, è stata celebrata la messa dal nuovo arcivescovo metropolita Giuseppe Petrocchi.

E’ stato un corteo più vicino alla tradizione, un ritorno alle origini. E’ sfilato Celestino V scortato nella teca. E’ toccato allo stesso sindaco Massimo Cialente consegnare la Bolla al comandante dei vivili urbani Eugenio Vendrame, una sorta di staffetta avvenuta vino alla cattedrale di San Massimo dove il primo cittadino ha incontrato e affiancato l’arcivescovo nel percorso verso la Basilica. Il corteo è culminato con l’apertura della Porta Santa, rito officiato dal Cardinale Domenico Calcagno che ha pronunciato anche l’omelia della messa celebrata sul sagrato.

I fedeli hanno avuto possibilità di accesso alla Basilica lungo un percorso guidato attraverso Porta Santa, messa in sicurezza, e poi ancora lungo la navata fino ad uscire di nuovo sul piazzale davanti alla Basilica.

Alcuni particolari. La Bolla è stata letta dal cancelliere Maggioni. Appplausi ai Vigili del Fuoco che hanno sfilato anche loro dopo il conferimento della cittadinanza onoraria al Corpo ieri in consiglio comunale. Tra i presenti l’ex sottosegretario Gianni Letta.

Con Letta anche il sottosegretario Giovanni Legnini “La Perdonanza Celestiniana a l’Aquila- ha detto-, oltre al suo eccezionale valore storico, ha un significato speciale dall’anno del terremoto e ancora di più oggi perché dal luogo di partenza del corteo, nel centro storico, si vedono diverse gru che testimoniano, finalmente, l’avvio della ricostruzione pesante della città”. Tanti i piccoli episodi come quello del bimbo Valerio che si è perso tra la folla con grande apprensione dei genitori.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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