L’AQUILA- “Le notizie che arrivano da Roma, questo pomeriggio, tracciano indubbiamente un quadro meno oscuro di quello che si andava delineando nelle prime ore della mattina, quando il Governo bocciava pretestuosamente tutti gli emendamenti proposti dal Comune dell’Aquila per poter affrontare le emergenze legate, in particolare, all’assistenza alla popolazione”. Lo ha detto in una nota il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. “Di questo – ha aggiunto – devo ringraziare soprattutto il Sottosegretario Legnini, che ha compreso la gravita’ della situazione anche dell’ordine pubblico che si andava delineando a L’Aquila e la Senatrice Stefania Pezzopane, che ha inchiodato i lavori della commissione bilancio sui nostri emendamenti, mentre si susseguivano frenetici incontri e contatti telefonici con il Governo e la Ragioneria dello Stato. Nell’esprimere soddisfazione per questi risultati, devo rimarcare che questo altalenare di promesse o di posizioni contrarie, ci costringe ad un lavoro massacrante e snervante, ben diverso dal trattamento che e’ stato riservato alla vicenda Emiliana e che ha trovato tutt’altra solidarieta’ istituzionale. Per quanto riguarda l’emendamento di 1,2 mld spalmato su 6 anni – ha detto sempre Cialente – devo rilevare che, a tutt’ora, non e’ ancora chiaro se i proventi dell’aumento delle marche da bollo relative al 2013 pari a 98mln di euro siano stati assegnati al finanziamento delle missioni militari all’estero oppure siano stati assegnati al Cratere”.

“VA ANTICIPATA SUBITO UNA PARTE DEI FONDI PER RISPETTARE IL CRONOPROGRAMMA”

“Cio’ non toglie – ha detto sempre il sindaco dell’Aquila – che debba esprimere ancora la mia insoddisfazione nel segnalare, per l’ennesima volta, la necessita’ assoluta che una parte del miliardo e 2 ( che ricordo essere stata da me chiesta per il Cratere quando al Comune dell’Aquila occorrono subito 800 mln ) debba essere resa anticipabile con cassa e competenza negli anni 2013-14 e 15, unico modo per rispettare il crono programma del Comune dell’Aquila, crono programma condiviso dal Presidente Letta che si e’ impegnato a rispettarlo finanziandolo di anno in anno per la somma prevista. Altrimenti, 200mln l’anno, in 6 anni, saranno del tutto insufficienti per ricostruire in tempi compatibili con le scelte di vita e le speranze dei cittadini. Ribadisco – ha evidenziato il primo cittadino dell’Aquila – che l’accordo sottoscritto la settimana scorsa al Senato tra me ed il Governo, oltre il finanziamento di 1 mld e 2, prevedeva questa possibilita’ attraverso un meccanismo di anticipazione bancaria, di cifre peraltro modeste, da concedere direttamente ai proprietari delle case. L’emendamento era stato presentato per conto del Governo direttamente dal relatore Esposito ma la Ragioneria dello Stato, quindi il Ministero dell’Economia, hanno
fatto marcia indietro. Non va bene.

“SIAMO NELLE CONDIZIONI DI AVVIARE LAVORI PER OLTRE 2 MILIARDI”

“La previsione di una parziale anticipazione e’ aspetto centrale, – ha aggiunto Cialente – poiche’ il Comune dell’Aquila e’ ormai nelle condizioni di dare avvio, quest’anno a cantieri per oltre 2 miliardi di euro gia’ sulla base dei soli progetti presentati ed in gran parte gia’ approvati ai primi del mese di maggio. Ritengo, quindi, che in questi giorni e nel passaggio del testo alla Camera dei Deputati , dovremo continuare ad insistere perche’ al Comune dell’Aquila vengano anticipati 300 milioni per quest’anno e 100 milioni nel 2014 ed altri 100 milioni nel 2015. Per questo motivo invito tutti i cittadini aquilani a mantenere uno stato di vigilanza e mobilitazione. Questa mattina, con l’On. Lolli, abbiamo incontrato il vice Ministro dell’Economia, Stefano Fassina che ha la delega per la cassa depositi e prestiti e con il quale abbiamo avviato il ragionamento di come recuperare il meccanismo del mutuo dello Stato con la cassa stessa. Nel convenire che questo meccanismo sia l’unico che potra’ assicurare nei prossimi 5 anni l’arrivo di finanziamenti certi e costanti, si e’ deciso – ha detto sempre Cialente – che sara’ necessario avviare da subito una riflessione con il Ministro per gli Affari Europei Moavero Milanesi, per concordare quali passi il Governo dovra’ intraprendere presso la Commissione Europea, al fine di ottenere che, in caso di gravi calamita’ naturali, le somme necessarie per le ricostruzioni non rientrino nel calcolo del debito pubblico e nei vincoli del patto di stabilita’.”

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10