L’AQUILA- Ormai è diventata la ‘guerra del tricolore’. Prima il sindaco che lo toglie dagli edifici pubblici cittadini per protesta contro il mancato arrivo da Roma dei fondi per la ricostruzione (i 980 milioni del Cipe e il miliardo e mezzo per il 2013 previsto dal cronoprogramma); poi il prefetto Alecci che diffida il primo cittadino a rimettere la bandiera dov’era pena l’avvio di una procedura di rimozione dall’incarico di sindaco, oggi, infine l’iniziativa, clamorosa, dell’opposizione con Giorgio De Matteis e il consigliere Daniele Ferella. Entrambi si sono presentati davanti alla sede municipale di Villa Gioia con un cestello elevatore che è servito per farsi innalzare e rimettere la bandiera sull’asta che si erge sull’ingresso dello stabile che ospita gli uffici del Comune. “Le proteste- ha detto De Matteis- si fanno esponendo il tricolore. Noi lo abbiamo ricollocato dov’era com’era giusto che fosse, e cogliamo l’occasione per invitare ogni cittadino aquilano a fare altrettanto. Espongano un tricolore dal proprio balcone o dalla propria finestra, imbandierino la città. E’ questa la protesta che deve giungere a Roma”. E non quella isolata del sindaco, hanno aggiunto entrambi. Un particolare: alla fine dell’operazione, due vigili urbani arrivati nel frattempo davanti alla sede comunale, hanno chiesto i documenti sia a De Matteis sia a Ferella per identificarli. E’ certo che i vigili faranno un rapporto sull’episodio che verrà valutato dal loro comando nelle prossime ore.

Infine una curiosità: mentre veniva ricollocato il tricolore, davanti alla porta del Comune sostava l’auto del sindaco Massimo Cialente. La cosa ha creato qualche difficoltà alla protesta di De Matteis e Ferella perché l’auto, come hanno riferito i presenti, è stata d’intralcio a tutta l’operazione. Era stata lasciata lì a bella posta, si sono chiesti i più maliziosi?

Sono rammaricato per il fatto che l’iniziativa attuata dai consiglieri De Matteis e Ferella in merito al Tricolore contraddica una precisa volontà espressa dal Consiglio comunale nell’ultima seduta, in cui è stata, di fatto, deliberata la solidarietà al sindaco Cialente rispetto alle iniziative intraprese per sensibilizzare il Governo sui problemi della ricostruzione.
Così come, ritenendo sovrana la volontà collegialmente espressa dall’organo consiliare, qualora il Consiglio si fosse determinato diversamente, avrei fatto riposizionare immediatamente le bandiere.
Spero invece che, in futuro, il Consiglio sappia marciare insieme per la causa comune, e fondamentale, dei finanziamenti per la ricostruzione.
Dall’opposizione mi aspetto molto in termini di azioni concrete poiché ritengo che la politica debba mettere in campo azioni positive, anche diverse e alternative, ma che vadano nella direzione di ricostruire la città e, comunque, di perseguire un obiettivo comune.
Non ci si può dividere e non si può dibattere solo sulle iniziative di Cialente.

Il presidente del Consiglio Comunale
Carlo Benedetti

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10