L’AQUILA-  Secondo Fabrizio Barca, il ‘ministro dell’Aquila’ e titolare del dicastero della Coaesione territoriale, la ricostruzione della nostra città si sarebbe sbloccata il 21 marzo scorso, e a fare il miracolo sarebbero state la pubblicazione del cronogramma della ricostruzione ad opera del Comune dell’Aquila, e le iniziative analoghe da parte degli altri Comuni del cratere. Sfidiamo chiunque a dimostrare come ciò sia avvenuto concretamente, dal momento che sui tavoli del Comune giacciono ben 5.000 pratiche di fatto bloccate per mancanza di fondi.-

En passant, Barca aggiunge che i soldi che mancano, ossia 10 miliardi, sarebbero, anzi sono, risorse aggiuntive che il governo deve mettere a disposizione dell’Aquila. Il ministro, invece di scoprire l’acqua calda o esprimere concetti scontati e un po’ astrursi come ha fatto negli ultimi tempi, oppure ‘tuittare’ ricette economiche improbabili, dovrebbe puttosto darsi da fare per reperire le risorse a cui accenna e che mancano alla nostra città e agli altri comuni del cratere. Dire cose ovvie o proporre ricette quanto meno strane o inattuabili, non aiutata la ricostruzione..
Ma ecco la dichiarazione del ministro: “La ricostruzione e’ stata effettivamente sbloccata, come anticipammo il 21 marzo scorso grazie alla programmazione ora effettuata dagli enti locali, all’impegno dei 57 sindaci e alle nuove strutture tecniche, alimentate da trecento tecnici selezionati a tempo indeterminato”. Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, parlando della ricostruzione post-terremoto dell’Aquila. “Servono, quindi, effettivamente e presto, – ha aggiunto – risorse aggiuntive: per le periferie, per avviare nuovi cantieri oltre ai circa 2.400 gia’ aperti e, nell’estate, per il centro storico dell’Aquila, dove da inizio maggio ogni giorno saranno autorizzati nuovi lavori. Il Governo ha quindi preso atto dell’urgenza di un intervento che consenta la prosecuzione delle opere senza interruzioni.” Dunque aspettiamo maggio, ma gli ricordiamo che la ricostruzione è ferma dal 31 agosto 2012, cioè dalla fine della gestione commssoriale che,sia pure tra le polemiche, ha permesso l’avvio dei 2.400 cantieri a cui fa riferimento coi soldi stanziati di certo non dal governo Monti di cui fa parte.
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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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