L’AQUILA – Poche le carriole, 5 in tutto, che questa mattina hanno sfilato a Roma per protestare contro la mancanza dei fondi per la ricostruzione dell’Aquila. Non sono gli aquilani a manifestare, avevano annunciato da giorni che sarebbero rimasti a casa, ma solo i rappresentanti delle Istituzioni che portano al sottosegretario Antonio Catricalà faldoni di progetti pronti e da finanziare. Accanto al sindaco, la senatrice Stafania pezzopane e alcuni sindaci del Cratere.

Contrari all’utilizzpo delle carriole gli uomini e le donne dell’assemblea cittadina che in una nota di qualche giorno fa rivendicavano a pieno titolo il valore di quella corale indignazione e presa di coscienza che costituisce patrimonio per l’oggi e per il domani. “A nessuno – havevano scritto i membri dell’assemblea cittadina – è concesso di istituzionalizzare e strumentalizzare la resistenza di un popolo.

A nessuno, neanche ai nostri Amministratori, è permesso di usare il simbolo della resistenza dei cittadini aquilani, resistenza all’oppressione del sistema protezione Civile, al potere invasivo del Governo centrale, fino all’insipienza dimostrata da tutte, indistintamente, le Amministrazioni locali”

Ricordiamo che l’obiettivo della delegazione resta quello di mostrare le oltre 5.000 le pratiche, già consegnate a Fintecna, di cui 1.914 hanno concluso l’iter della filiera e sono pronte per i lavori. Ma se il Governo non stanzierà altre risorse ” L’Aquila rischia la paralisi o, peggio, la morte della città” come ha ripetuto più volte il sindaco.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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