L’AQUILA – “Dopo il grido di dolore per il quarto anniversario del sisma, è tempo di una nuova mobilitazione per la ricostruzione. La partita vera riguarda i fondi. Lo diciamo da tempo. Ora anche il Ministro Barca è d’accordo e nel suo rapporto di fine mandato fa riferimento a dieci miliardi di euro in più, che servono per la ricostruzione, rispetto a quelli già stanziati.
Su questo punto è necessario una legge programmatrice e a breve predisporrò un testo, che va concertato con tutte le forze interessate.
Ma nel frattempo bisogna far luce sui fondi stanziati dal decreto legge 39 e mai pervenuti a L’Aquila e nel cratere.
Mi riferisco sia alla nota vicenda dei giochi del Lotto, mai arrivati nelle casse della ricostruzione, sia ai fondi che sarebbero dovuti derivare dalle economie della spesa farmaceutica.
Ho presentato oggi stesso un’interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze, su entrambe le questioni, per capire che fine abbiamo fatto queste risorse, in particolare i proventi del Lotto, che avrebbe dovuto portare un miliardo e 400 milioni all’Aquila”.
Nell’interrogazione, la Senatrice ricostruisce l’intera vicenda, dalle numerose richieste di chiarimenti inoltrate al Ministero delle Finanze, al capo della Protezione civile, al Commissario per la ricostruzione, a cui non ha mai avuto risposta, ad alcune inchieste giornalistiche che ha fatto luce su specifici aspetti, fino alle recenti indagini della Procura della Repubblica di Milano, che hanno evidenziato l’intreccio perverso costruito sui soldi dei giochi del Lotto, destinati ai terremotati abruzzesi.
“Il Ministro- prosegue la senatrice- dovrà dirci se è a conoscenza dell’entità delle risorse incamerate con i giochi del Lotto, quante di queste risorse sono state trasferite per le popolazioni terremotate, a quali enti e per quali specifici progetti, quali soggetti ed enti abbiano trattenuto le restanti risorse e per quali scopi e quante risorse siano state convogliate alla ricostruzione derivanti dalle economie della spesa farmaceutica.
Risorse che ci devono essere trasferite con la massima rapidità”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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