L’AQUILA – Nei giorni scorsi due bracconieri D.S.S. di 44 anni e D.G.E. di 61 anni, entrambi residenti a Carsoli, sono stati sorpresi dagli agenti forestali del locale Comando Stazione per aver esercitato attività venatoria in periodo di divieto assoluto.
Nel corso di un appostamento effettuato per contrastare il fenomeno del bracconaggio in località “Le Puzzelle” in agro di Carsoli, dopo un breve inseguimento, i forestali hanno bloccato i due cacciatori di frodo mentre trascinavano a mano la carcassa di un grosso esemplare maschio di cinghiale con l’intento di caricarlo su un’autovettura.
Colti in flagrante i due cacciatori, in possesso di regolare porto di fucile per uso caccia, non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. Per loro è scattata l’immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria in ordine al reato di caccia in epoca di chiusura generale.
Gli Agenti hanno provveduto anche al sequestro della carcassa dell’animale, delle carabine utilizzate per l’abbattimento e del relativo munizionamento.
Ora i due rischiano fino ad un anno di arresto o l’ammenda fino a 2.500 Euro oltre a pesanti sanzioni amministrative e la pena accessoria della sospensione del porto d’armi da uno a tre anni.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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