L’AQUILA – “Cialente vuole sollevare un clamore mediatico partendo da una falsa interpretazione di una notizia. Nella sua immaginazione, ora spuntano siti internet di Chiodi e accusa il sottoscritto di far pubblicare le risposte del concorso. Insomma, Chiodi come capro espiatorio su cui far ricadere le colpe di tutti, anche le sue. E’ proprio vero la fantasia non gli manca”.

Lo ha detto il Presidente della regione, Gianni Chiodi, in riferimento alle polemiche sulla presunta fuga di notizia su un quiz del cosiddetto concorsone. “Mi sembra poi che adotti nuovamente la solita tattica: intravede possibili futuri problemi, individua il colpevole in via preventiva e attende che il problema nasca per poter dire il solito ‘è colpa di…’. In altre parole se il concorsone dovesse bloccarsi non è colpa di chi ha voluto una procedura di due mesi per selezionare trecento dipendenti su 36 mila domande, ma di Chiodi che trama dietro le quinte. Paradossale!”.

“Cialente – ha proseguito Chiodi – sceglie la strada della menzogna pensando di far credere il falso e di nascondere il vero agli aquilani. Pensi piuttosto a risolvere i problemi della città da ricostruire vista la sua perdurante inerzia sulla rendicontazione e non perda tempo in vergognose polemiche”.

GIULIANTE:”SOSPENDERE IL BANDO, FORMEZ DEVE ANDARE VIA”

Sospendere il bando! Formez se ne deve andare….e Cialente pure!

1. Cialente ad agosto 2012 dà mandato ufficiale alla società Formez di formulare il bando del c.d. “Concorsone”.

2. Il 28 settembre Giuliante oltre a contestare tutta una serie di deroghe previste nel bando Formez, sconfessa l’ipotesi Formez perché il soggetto cui è stato affidata la gestione del concorso si troverebbe a valutare propri ex dipendenti già impiegati nella ricostruzione. È il 28 settembre!!!

3. Il 26 ottobre un sito di informazione on line pubblica una domanda con relativa risposta dei quiz di preselezione.

4. I precari chiedono (domande riportate dalla stampa locale) di sapere se chi ha pubblicato quel quiz parteciperà al concorso e se ha avuto rapporti lavorativi con il Formez.

5. Cialente, che è “furbo”, elude la domanda più essenziale (è un ex Formez?) affermando di sapere che il soggetto in questione accompagna Chiodi in conferenza stampa!

6. Ai più verrebbe da pensare che è più facile ottenere notizie come ex Formez che come attuali “accompagnatori” di Chiodi! A Cialente no!

7. Cialente nella sua qualità di vicecommissario ha segnalato, con nota prot. 273 del 27/01/2010, i nominativi del Comune che insieme allo staff di Linea Amica e Formez facevano parte della funzione 5 della Sge. Di tal ché Cialente non poteva non sapere che Formez a cui ha dato l’incarico, aveva propri dipendenti “potenziali” partecipanti al concorso!

Un tacchino che si vanta di essere “in forma” alla vigilia della festa del Ringraziamento non avrebbe potuto fare di meglio di quanto Cia…lento ha fatto affidandosi a Formez!

Cialente che cerca sempre di superarsi, chiede anche informazioni su una ipotesi di selezione pubblica che la Regione sta approntando per il Centro Funzionale d’Abruzzo! Una selezione pubblica! A cui possono partecipare tutti! Non lo si è sentito blaterare quando senza alcuna selezione pubblica e per effetto dell’Opcm 4013 del 23 marzo 2012 ha trasformato 30 contratti co.co.co. del suo Comune in contratti a tempo determinato scegliendoli secondo il proprio arbitrio!

Formez a casa, perché non è assolutamente terzo. Cialente pure. Mettiamo fine ad una farsa di un concorso che oltre ai quiz farlocchi, si riserva comunque di determinare i “vincitori” attraverso un punteggio “all’orale” capace di capovolgere qualsivoglia giudizio emerso dalle prove scritte! Gianfranco Giuliante

PIETRUCCI E D’ALESSANDRO:”IL CONCORSONE NON PUO’ ANDARE AVANTI”

Il “concorsone” non può più andare avanti in queste condizioni e devono essere prorogati i contratti di lavoro dei dipendenti assunti con Ordinanze di presidenza del Consiglio dei Ministri che, da tre anni, stanno lavorando nei Comuni del cratere e in Provincia: siano essi dipendenti diretti, oppure di Abruzzo Engeneering assegnati agli enti. Quello che è accaduto, vale a dire la conoscenza dei quesiti in merito alle prove preselettive, sarà ormai oggetto di attenzione della giustizia amministrativa e di quella ordinaria. Resta comunque una brutta pagina della gestione della ricostruzione. Tuttavia è ormai evidente che su questo concorso aleggiano pesanti sospetti, così come sono minate la garanzia di trasparenza e, conseguentemente, la serenità di tutti i concorrenti e degli stessi enti locali. La città suo malgrado ha accettato che il concorso venisse gestito dal Formez in nome della tutela della terzietà, della trasparenza e delle garanzie di equidistanza che il governo avrebbe dovuto assicurare e invece, ci troviamo adesso di fronte ad una fuga di notizie che non ha precedenti nella storia dei concorsi, nazionali e soprattutto locali. A questo punto non possiamo far altro che chiedere di prorogare i contratti dei dipendenti a tempo determinato e la convenzione con Abruzzo Engeneering. In una prospettiva a breve  o medio termine chiediamo invece di mettere gli enti locali nelle condizioni di poter espletare procedure concorsuali, anche attraverso un corso-concorso, da espletare con docenti ministeriali, allo scopo di dotarsi delle risorse umane necessarie a far fronte agli impegni della ricostruzione e, al contempo, di salvaguardare le professionalità e le competenze acquisite dai lavoratori in lunghi anni a servizio degli stessi enti locali. Professionalità ed esperienze senza le quali il processo della ricostruzione subirebbe inevitabili ritardi e finirebbe drammaticamente compromesso.

I consiglieri provinciali

Fabrizio D’Alessandro, Pierpaolo Pietrucci


CONCORSONE: SFIDUCIA GENERALE E DELEGA AL FORMEZ

Dopo quanto accaduto nei giorni scorsi ed in riferimento alla apparente ‘‘fuga di domande’’ relative al concorsone, convenendo con l’idea che sono venute meno le garanzie di imparzialità per gli aspiranti concorrenti, il Direttivo cittadino dell’IDV riunitosi mercoledì 31 ottobre, propone la revoca della delega al Formez, se possibile – ovvero concordata con tutti gli altri altri Comuni del cratere –  relativa all’organizzazione ed espletamento del concorso e la completa gestione Di esso a livello degli Enti Locali.

‘‘Al di là delle possibili soluzioni da adottare per mettere una pezza alla classica situazione all’italiana, – commenta Emanuela Bruschi – quello che mi preme sottolineare è che questa situazione non fa altro che alimentare il clima di sfiducia generale nel sistema, nella politica e nei personaggi che ruotano intorno ad essa. – Al di là della ricerca di una verità assolta che nei giorni nostri è diventata al massimo uno sfumato concetto relativo, sarà molto delicata la soluzione da adottare in una situazione in cui non è ancora tutto chiaro fino in fondo.

E questa situazione – come al solito – va a colpire tutti coloro che, in buona fede, si affidavano ad un sistema e ad un concorso con le proprie capacità, col il proprio impegno e con il proprio tempo. Di nuovo quel concetto di meritocrazia che si perde tra fuga e non fuga di domande, che si scoraggia in partenza se non fai parte di un certo entourage, che non ti da possibilità di credere che si può riuscire con le proprie sole forze così come invece avviene all’estero. In Italia c’è bisogno di più rigidità nelle regole e nelle sanzioni, di responsabilità non solo apparenti e non solo in termini di salari pagati, di tutela delle classi più deboli – intese anche come difesa di quegli ideali di traguardo senza mezzucci che, se non possono essere garantiti per un concorso pubblico, figuriamoci come possano essere validi in una selezione privata!

Inoltre non dimentichiamo che la ricostruzione dell’Aquila andrebbe affidata sì alle migliori competenze disponibili, ma anche alle persone con la maggiore motivazione e senso civico, requisiti questi che, indubbiamente, trovano la massima espressione a livello dei tanti residenti disoccupati locali. Cerchiamo – come Amministrazione e Amministratori – di ricordarcelo almeno per il futuro imponendo un criterio di territorialità.

 

 

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