L’AQUILA – ll Governo italiano ha contattato la Commissione Ue per definire le modalita’ di aiuti alle imprese nelle aree terremotate.
“Nella sua decisione del 17 ottobre – si legge in una nota di Palazzo Chigi – la Commissione ha ribadito che la normativa dell’Unione europea consente agli Stati membri di compensare i danni causati dalle calamita’ naturali, ma ha aperto un’indagine approfondita per verificare che le agevolazioni concesse in Italia in passato (agevolazioni fiscali e contributive connesse a calamita’ naturali, che hanno riguardato anche il terremoto in Abruzzo del 2009), fossero commisurate ai danni realmente subiti a causa dell’evento calamitoso”.
“Il Governo – prosegue la nota di Palazzo Chigi – ha preso immediatamente contatto con la Commissione europea per concordare le modalita’ con le quali le imprese interessate possano dimostrare il danno subito, il nesso di causalita’ con la calamita’ naturale, nonche’ la proporzionalita’ e quindi la legittimita’ dell’aiuto ricevuto. Si ribadisce inoltre, come anticipato nelle circolari di INPS e INAIL, la conformita’ con l’ordinamento comunitario degli aiuti di portata minima (c.d. de minimis), che sono comunque consentiti per un importo di 200.000 euro nel triennio.
Il Governo e’ convinto che sia nell’interesse della popolazione delle zone colpite dalle calamita’, e segnatamente delle imprese la cui attivita’ economica e’ danneggiata nel breve e lungo termine, che le agevolazioni siano, come prevedono le regole della concorrenza europea, erogate in relazione agli effettivi danni”.