L’AQUILA- C’è insofferenza nei confronti dell’auditorium di Renzo Piano, che sarà inaugurato domenica alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Un’insofferenza diffusa, perché gli aquilani quest’opera non l’hanno mai accettata completamente, anche per il modo in cui è stata proposta dall’amministrazione che su tutto, o quasi, consulta i cittadini nel tendone di piazza Duomo, tranne quando è necessario come nel caso di questa struttura che, pur ideata da un architetto tra i più famosi al mondo, è stata realizzata nel posto sbagliato. Se n’è accorto lo stesso progettista che l’ha definita provvisoria e destinata a essere spostata altrove quando la città riavrà i suoi spazi culturali. Ma l’insofferenza monta anche nei confronti della stessa inaugurazione. Monta tra gli esponenti della società civile, tra i politici, tra gli stessi cittadini, come dimostrano i commenti sul web. Non è soltanto l’auditorium a non trovare consensi, non piace neppure l’arroganza di chi se n’è fatto paladino e boccia l’atteggiamento di quanti rifiutano di presenziare all’evento di domenica e non possono girare l’invito ad altre persone perché dev’essere il Comune a decidere. Ci chiediamo: non è questa una prevaricazione?

L’AQUILA – Saranno le note dell’orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado a far vibrare domenica il centro storico dell’Aquila. Alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di tutte le cariche politiche locali e regionali, un concerto straordinario inaugurerà il nuovo Auditorium del Parco della Città dell’Aquila, progettato da Renzo Piano e costruito grazie al sostegno economico della Provincia Autonoma di Trento.

Costato 6 milioni di euro, l’Auditorium non è nato sotto Il consenso dell’intera cittadinanza. Già dall’avvio del progetto, l’amministrazione comunale è stata bersagliata da polemiche di ogni genere. Per alcuni la location individuata da Piano, l’area antistante il Castello Cinquecentesco appunto, non doveva essere toccata, soprattutto per un’opera “provvisoria” che per anni toglierà lo sguardo al Forte dalla Fontana Luminosa; per altri quel policromo tanto acceso a forma di cubo, non è proprio capito in quel luogo e, infine, c’è il chiacchiericcio della rete che lo accomuna – non ce ne vorrà il più famoso architetto al mondo – alla alla casa dei Lego di James May. 

Nonostante le polemiche, l’opera è andata avanti e domenica ospiterà il grande evento inaugurale con 250 spettatori, un’orchestra di 40 musicisti e pochi, anzi pochissimi, aquilani. Si, perché c’è anche l’ultimo imbarazzo del Comune, quello che di certo accompagnerà anche tutti i festeggiamenti: la polemica per i pochi posti a disposizione.

Così, già da ieri ci sono state le prime rinunce. Giorgio De Matteis e Ettore Di Cesare hanno chiesto al Sindaco di mettere il loro biglietto a disposizione di un diversamente abile e di un giovane studente del conservatorio. La stampa non potrà entrare, per loro è stato allestito un palco all’esterno per le riprese dell’ingresso del Capo dello Stato. Per gli aquilani è previsto un maxischermo allestito all’esterno dell’Auditorium e l’evento sarà trasmesso da Radio Tre RAI alle ore 22.30.

LA STRUTTURA PER 250 PERSONE E 40 MUSICISTI

L’Auditorium del Parco nasce accanto al Castello Spagnolo cinquecentesco, un luogo tradizionalmente destinato alla musica. È costituito da tre cubi di legno di dimensioni differenti, dislocati uno accanto all’altro in modo irregolare.

Il cubo centrale, più grande, corrisponde alla sala dell’Auditorium, che può ospitare 250 spettatori e un’orchestra di circa 40 musicisti. La struttura è polifunzionale e permetterà anche la realizzazione di conferenze e videoproiezioni all’interno e all’esterno dell’edificio. Alcuni servizi primari come caffetteria e bookshop renderanno il luogo ampiamente fruibile.

La struttura è interamente costruita in legno, il celebre “abete rosso di risonanza” del Trentino, materiale che ha ottime qualità acustiche e antisismiche e che permette un elevato grado di prefabbricazione, consentendo una ricostruzione veloce e poco invasiva sul territorio.
La realizzazione ha previsto, come indicato nel bando di gara, il coinvolgimento di giovani studenti aquilani in cantiere. L’opera verrà rimossa quando il Castello, una volta restaurato, potrà nuovamente ospitare al suo interno le attività musicali.

Alla base del progetto c’è l’intento di ritrovare riferimenti urbani e sociali perduti, al fine di ricreare un luogo di aggregazione il più prossimo possibile a quello che era stato il naturale centro della città. È stata così concepita una piazza urbana con un “magnete” attrattivo, uno spazio destinato alla cultura che potesse diventare anche un luogo di incontro per le diverse attività sociali. (In allegato una più ampia descrizione della struttura e il comunicato completo del Renzo Piano Building Workshop.)

IL SOSTEGNO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

La realizzazione dell’Auditorium del Parco a L’Aquila è l’intervento conclusivo, ad alto contenuto simbolico, della “Missione Abruzzo”, la più impegnativa tra le missioni di solidarietà mai promosse dalla Provincia autonoma di Trento e dalla sua Protezione civile e realizzata con il sostegno della popolazione trentina e di tutte le sue componenti istituzionali, sociali ed economiche. La realizzazione dell’Auditorium è stata fortemente voluta dalla Provincia autonoma di Trento, che ha messo a disposizione poco meno di 7 milioni di euro.

NEL CONCERTO ANTEPRIMA DEL TOUR DI ABBADO

L’Orchestra Mozart si presenterà in formazione “barocca” per eseguire sei capolavori di Johann Sebastian Bach: il Concerto per violino n. 2 in Mi maggiore BWV 1042 vedrà protagonista ISABELLE FAUST, la grande violinista ormai legata a doppio filo con Abbado e la Mozart, che duetterà poi con l’oboista KAI FROEMBGEN nel Concerto per violino e oboe in Do minore BWV 1060.
WOLFRAM CHRIST interpreterà il Concerto per viola, archi e continuo in Re maggiore, ricostruito dalle opere BWV 169, BWV 49, BWV 1053. Nella Suite orchestrale n. 2 in Si minore BWV 1067 e nei Concerti Brandeburghesi n. 2 e n. 3 avranno grande risalto i selezionati musicisti dell’Orchestra: Claudio Abbado, infatti, ha messo a punto per questa serata un ensemble di poco più di 30 elementi, in cui spiccano le prestigiose prime parti RAPHAEL CHRIST (violino), ALOIS POSCH (contrabbasso), JACQUES ZOON (flauto), REINHOLD FRIEDRICH (tromba).
Si tratta di una sorta di anteprima di quello che sarà il lungo tour che partirà da Bologna il 29 novembre per toccare poi Monaco, Francoforte, Baden Baden, Genova e Palermo.
L’Orchestra Mozart nasce a Bologna nel 2004, da un’idea di Carlo Maria Badini e di Fabio Roversi-Monaco, grazie all’apporto determinante della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, ed è inserita quale progetto speciale nelle programmazioni della Regia Accademia Filarmonica di Bologna. Claudio Abbado, Direttore Artistico dell’Orchestra, ha invitato a prenderne parte solisti e prime parti di prestigiose orchestre internazionali, assieme a giovani ma già affermati musicisti provenienti da tutta l’Europa.

ORCHESTRA MOZART BOLOGNA
CLAUDIO ABBADO concertatore
ISABELLE FAUST violino
RAPHAEL CHRIST violino
FRANCESCO SENESE violino
WOLFRAM CHRIST viola
BEATRICE MUTHELET viola
CHAIM STELLER viola
GABRIELE GEMINIANI violoncello
ISEUT CHUAT violoncello
LUCA FRANZETTI violoncello
ALOIS POSCH contrabbasso
JACQUES ZOON flauto
KAI FROEMBGEN oboe
REINHOLD FRIEDRICH tromba
ENRICO CACCIARI clavicembalo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto per violino, oboe, archi e continuo in Do minore BWV 1060 (Isabelle Faust violino, Kai Froembgen oboe)
Concerto per viola, archi e continuo in Re maggiore, ricostruito da BWV 169, BWV 49, BWV 1053 (Wolfram Christ viola)
Suite orchestrale (Ouverture) n. 2 in Si minore BWV 1067 (Jacques Zoon flauto)
Concerto Brandeburghese n. 3 in Sol maggiore BWV 1048 (Isabelle Faust, Raphael Christ, Francesco Senese violini, Wolfram Christ, Beatrice Muthelet, Chaim Steller viole, Gabriele Geminiani, Iseut Chuat, Luca Franzetti violoncelli, Alois Posch contrabbasso, Enrico Cacciari clavicembalo)
Concerto per violino, archi e continuo n. 2 in Mi maggiore BWV 1042 (Isabelle Faust violino)
Concerto Brandeburghese n. 2 in Fa maggiore BWV 1047 (Gregory Ahss violino, Jacques Zoon flauto, Kai Froembgen oboe, Reinhold Friedrich tromba)

IL MAESTRO ABBADO:”AUDITORIUM UN’OPERA DI GRANDE VALENZA SIMBOLICA”

“Ritengo che il nuovo Auditorium del Parco – dichiara Claudio Abbado – realizzato nel giardino del Castello, sia per l’Aquila un’opera di grande valenza simbolica. In brevissimo tempo è stato realizzato uno spazio che aiuterà la ripresa delle attività non solo musicali, ma culturali e sociali in genere. Questo nel rispetto dell’ambiente e della situazione architettonica circostante.
L’Aquila è una città dalla lunga tradizione musicale, ricca di sedi e di istituzioni, piena di ragazzi che studiano e che fanno musica, per diletto ma anche per professione. Ritengo che ricostruire gli spazi per la cultura e per la musica sia fondamentale per recuperare lo spirito profondo di una città.
Proprio con l’Orchestra Mozart, a due mesi dal sisma, il 13 giugno 2009, abbiamo tenuto un concerto straordinario a Coppito, aperto a tutta la cittadinanza, e già il mese precedente avevamo dato vita all’associazione “Orchestra Mozart per l’Abruzzo”, per raccogliere fondi volti alla costruzione di uno spazio che consentisse una rapida ripresa delle attività musicali.
Quando il mio amico Renzo Piano ha saputo di questa iniziativa di solidarietà e del suo scopo, ha subito proposto di progettare un auditorium ligneo, economico e realizzabile in breve tempo. Nell’autunno 2009 già mi aveva fatto vedere il plastico, con i tre cubi di abete rosso davanti al Castello, e aveva già coinvolto la Provincia autonoma di Trento, che ha donato tutto il prezioso legno necessario alla costruzione.
Con tutti i musicisti della Mozart avevamo promesso che saremmo presto tornati a L’Aquila. Sono quindi molto contento e onorato che l’occasione sia rappresentata dall’inaugurazione di questo luogo, segno di una importante rinascita culturale, alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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