L’AQUILA – Ancora una volta la Sezione di L’Aquila della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, si trovacostretta a denunciare un episodio di crudeltà a danno degli animali. Il giorno 25 settembre, nella tarda serata, la nostra segreteria di Sezione è stata contattata da una persona che riferiva di aver trovato, nella mattinata dello stesso giorno, una cucciolata appena nata dentro ad uno scatolone: la zona del ritrovamento era il letto del fiume che si trova dopo la caserma della Guardia di Finanza in direzione S. Vittorino, a L’Aquila.

Nella mattinata di ieri, 26 settembre, i cuccioli sono stati ricoverati presso la struttura della nostra associazione, a Paganica; la scena che collaboratori e volontari si sono trovati davanti è stata disarmante: 8 piccoli – 5 maschi e 3 femmine, con gli occhi chiusi ed il cordone ombelicale ancora attaccato. La persona – se “persona” si può definire, che li ha gettati via come spazzatura, li ha levati alla madre appena nati – tenendo conto che il cordone ombelicale si stacca attorno al 3° giorno di vita.
Ora i cuccioli stanno lottando per sopravvivere e da qualche parte ci sarà una madre, con le mammelle piene di latte, che si starà disperando senza di loro e che qualcuno si è ben guardato dallo sterilizzare a tempo debito. Non sappiamo se i piccoli potranno farcela: le persone che ce li hanno segnalati, hanno raccontato che, al momento del ritrovamento, erano ghiacciati; il freddo e la mancanza della madre (non
sappiamo per quante ore) possono essere purtroppo decisivi per la loro sopravvivenza.
Da parte nostra, ce la stiamo mettendo tutta – con le forze che abbiamo a disposizione, scaldandoli e nutrendoli con il biberon molto spesso: non sappiamo se sarà sufficiente. Quello che ci lascia, ancora una volta, basiti è che nel 2012 gli strumenti per evitare che questi scempi accadano, ci sono eccome: sterilizzazione, in primo luogo; ma poi cosa costa chiedere aiuto, in presenza di una cucciolata, invece di lasciarla – con una pratica medioevale – nel letto di un fiume, in agonia?
Come sempre ricordiamo che la Legge 189/04 all’Art. 727 così recita “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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