L’AQUILA- Scende in campo il Consiglio d’amministrazione dell’Asm in difesa del proprio presidente e della gestione dell’Azienda, dopo la pesante nota dell’Ugl a firma Comandino Di Lorenzo che attaccava frontalmente lo stesso presidente Luigi Fabiani e il sindaco sindaco Massimo Cialente. Il sindacato parlava in sostanza di cinque nuove assunzioni fatte dai vertici aziendali nonostante in quegli stessi giorni il sindaco avesse parlato di esuberi, e quindi di tagli, nelle ex municipalizzate e di operazioni  censurabili, secondo lo stesso sindacato, nella gestione della raccolta differenziata. La replica del Consiglio di amministrazione dell’Asm è durissima e, tra l’altro dà notizia, che è stato dato mandato agli avvocati per contestare le dichiarazioni di Di Lorenzo in sede legale. Ma ecco la nota dell’Asm.

“L’UGL DIFENDE LE PROPRIE RENDITE DI POSIZIONE”

“Nonostante le evidenti finalità di “sciacallaggio” politico che evidentemente caratterizzano i continui attacchi da parte dell’UGL alla gestione della A.S.M. S.p.A., corre comunque l’obbligo di rispondere all’ultimo comunicato a firma del sig. Comandino Di Lorenzo.

   Nel momento in cui vengono intaccate le “rendite di posizione”, alle quali l’UGL è stata dalle precedenti gestioni abituata, scatta quel meccanismo di auto-difesa che, per lo più, si manifesta con attacchi contro tutto e tutti, anche in forma confusa e contraddittoria; l’importante è dare in pasto alla gente delle notizie, vere o false che siano, purché scandalistiche.

   Difatti si manifesta come assolutamente specioso e pretestuoso il comunicato in parola, così come lo è stato quello di qualche giorno fa relativo al tardivo pagamento (di un giorno!), peraltro assolutamente non riconducibile all’azienda, della 14^ mensilità.

“NON SI PUO’ INTERVENIRE SOLO PER SINGOLI LAVORATORI”

   “E’ emblematico che un sindacato, invece di parlare della totalità dei dipendenti, parli di “singoli” dipendenti, innescando una contraddizione nel concetto stesso di sindacato. Il comportamento del singolo lavoratore, giusto o sbagliato che sia, spesso è in conflitto se non a danno del bene dei lavoratori e dell’azienda. Eventuali esistenze di contenziosi tra singolo dipendente e azienda, sono e saranno oggetto della valutazione degli organi preposti e competenti. Non è il caso, e noi ci siamo sempre ben guardati dal farlo, di analizzare il singolo caso, come invece fa chi dovrebbe tutelare “in primis” l’intera categoria dei lavoratori dipendenti. Né può essere addebitato a noi alcun comportamento anti-sindacale ovvero volto a danneggiare o favorire chicchessia, e tutto, in ogni caso, nell’assoluto rispetto delle leggi e delle normative.

“NESSUNA ASSUNZIONE A CHIAMATA DIRETTA”

   “Nessuna assunzione “a chiamata diretta” è stata effettuata dall’Azienda! Nessuna assunzione è stata fatta dal giugno 2007 e ciò è ben noto all’UGL che mente sapendo di mentire e tenta di far confusione con il personale addetto alla selezione delle macerie che presta servizio con la formula della somministrazione di lavoro interinale e, pertanto, non è assunto dall’ASM. In ogni caso, questo personale è ben consapevole che la prestazione lavorativa è a tempo determinato e limitata alla sola rimozione e selezione delle macerie; se qualcuno ha pensato che lavorare alle “macerie” fosse una sorta di “cavallo di Troia” per entrare a titolo definitivo in azienda, si è scritto una sceneggiatura tutta sua o, peggio, è stato a ciò male instradato; ed ancora più grave sarebbe se questo pensiero fosse sostenuto da un sindacato.

“DI LORENZO MALE INFORMATO SUGLI INCREMENTI CONTRATTUALI”

   Il signor Di Lorenzo, forse male informato, cita gli incrementi contrattuali: l’incontro con le rappresentanze sindacali, tenutosi il mese scorso, si è concluso con un rinvio a settembre della discussione relativa all’adeguamento del C.C.N.L. e della contrattazione di secondo livello, stante la confusa interpretazione della normativa nazionale relativamente all’inserimento o meno della nostra azienda nel patto di stabilità; i presenti, compreso l’UGL, possono testimoniare la nostra volontà ad adempiere nel rispetto, in ogni caso, della normativa nazionale e la comprensibile prudenza da parte della proprietà, appunto per la dubbia interpretazione citata prima.Per tutto il resto, abbiamo dato mandato ai nostri legali di tutelare l’immagine dell’Azienda, del Presidente e dell’intero Consiglio d’Amministrazione, in quanto il comunicato del Sig. Di Lorenzo non è ne veritiero ne, tantomeno, verbalmente “continente” e, pertanto, appare gravemente diffamatorio”. La nota è firmata dal presidente Luigi Fabiani, dal dottor Vittorio Giorgi e dall’avvocato Francesco Rossettini”

                                                        

                                                      

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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