L’AQUILA – Denunciati dai poliziotti della IV sezione della Squadra Mobile della Questura di L’Aquila F.G. pluripregiudicato di anni 33 ed il figlio, entrambi di origine siciliana, poiché resisi responsabili del reato di truffa.
Nella circostanza, i poliziotti riuscivano ad intercettare e fermare i due individui che avevano tentato di perpetrare una truffa ai danni di un utente della strada e pertanto venivano condotti presso il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica al fine di consentire lo sviluppo degli ulteriori accertamenti e di verificare la loro posizione.
Da diversi mesi la Squadra Mobile aquilana era sulle tracce dei due malviventi che, viaggiando a bordo di una autovettura Fiat Panda simulavano incidenti stradali in cui si rendevano falsamente vittime della rottura dello specchietto retrovisore della loro vettura (specchietto modificato affinché potesse cadere al minimo urto), per poi chiedere denaro contante agli utenti malcapitati, ignari vittime dei raggiri.
In ordine ai fatti, procedeva anche la Divisione Anticrimine il cui personale attivava, quindi, le previste procedure per l’espulsione dalla città di L’Aquila con foglio di via obbligatorio.
L’Aquila, 11 agosto 2012

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