L’AQUILA- “E’ un edificio effimero temporaneo. Alla fine potrà essere smontato e spostato altrove. Dirò di più: ci sono venti studenti molto bravi dell’Università dell’Aquila che collaborano con noi e che stanno studiando tre alternative possibili per dove ricollocarlo. L’auditorium, cioè, alla fine andrà altrove, a meno che la città non deciderà di tenerlo dov’è che è poi l’unico luogo dove questa struttura poteva essere sistemata accanto al centro storico’”. E’ lo stesso Renzo Piano a mettere un punto fermo alle polemiche sorte attorno alla realizzazione dell’auditorium in legno che sta sorgendo in un angolo del parco del Castello spagnolo e che sarà inaugurato ai primi di ottobre.  Dall’intervista a AquilaTv si capisce che è lo stesso architetto a precisare che l’opera non può essere considerata definitiva e che dovrà essere “smontata e trasferita altrove”. Va bene così. Sono le parole che aspettavamo che restano, come si dice,  “agli atti”. Se qualcuno pensava a farlo diventare definitivo, l’auditorium di Renzo Piano, è  bene che capisca che non potrà essere così, perché gli aquilani pensano che non sia stata una buona idea piazzalo in quel luogo e dunque debba essere spostato, e perché lo stesso progettista è più o meno del medesimo parere.  Alla conferenza stampa di Renzo Piano, questa mattina, per illustrare il progetto dell’auditorium in ordine a modalita’, finalita’ e tempi di realizzazione, sono intervenuti anche il sindaco Massimo Cialente, gli assessori alla cultura Stefania Pezzopane e alla ricostruzione Pietro Di Stefano.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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