L’AQUILA – Una legge dello Stato che finanzi, attraverso la fiscalita’ generale, il reddito minimo garantito per i disoccupati e gli inoccupati. La proposta e’ stata lanciata questa mattina a Pescara dal Consigliere regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, che – insieme al segretario regionale del partito Marco Fars – ha annunciato l’avvio di una raccolta di firme per sostenere un progetto di legge di iniziativa popolare. “Il reddito minimo garantito – ha spiegato Acerbo – esiste in tutti i Paesi europei, fatta eccezione per Italia e Grecia. E’ uno strumento votato dal Parlamento europeo e che implicitamente viene riconosciuto anche dalla nostra Costituzione”. La legge proposta da Rifondazione (sostenuta anche da Sel e Comunisti Italiani) prevede un assegno mensile dell’importo di 600 euro da erogare a chi non ha un posto di lavoro e si trova quindi a vivere in grandi difficolta’. Il tutto per un periodo di 24 mesi, al termine dei quali i beneficiari dovranno ripresentare la domanda. Il diritto a percepire l’assegno, ovviamente, viene meno in caso di assunzione. “Oltre a essere una conquista di civilta’ – ha continuato il Consigliere regionale – questa misura consentirebbe di contrastare il lavoro nero, perche’ molti giovani si rifiuterebbero di accettare posti di lavoro non in regola, con il rischio di perdere il beneficio. Inevitabilmente, dunque, si innescherebbe un circolo virtuoso, con retribuzioni piu’ eque e minore evasione fiscale e contributiva. Senza considerare che ai disoccupati verrebbe risparmiato quell’inutile rituale di rivolgersi agli uffici pubblici, e ai politicanti di turno, perche’ magari non si riesce a pagare una bolletta o a fare la spesa”. Sulle risorse per finanziare il provvedimento l’esponente di Rifondazione ha puntualizzato che potrebbero essere reperite facilmente in una riorganizzazione dei contributi alle imprese, che spesso non hanno prodotto alcun effetto positivo. Acerbo ha poi fatto sapere che un progetto di legge analogo sara’ presentato anche in Consiglio regionale.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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