L’AQUILA-Stamane presso la sede dell’Assessorato alla Viabilita’ della Provincia, l’Assessore Guido Liris ha tenuto una conferenza stampa circa le sue posizioni, da consigliere comunale ed assessore provinciale, inerenti il Piano di Ricostruzione della citta’ dell’Aquila. 
   “La Conferenza di Servizi che si e’ tenuta ieri – ha detto Liris – ha sancito in maniera chiara ed evidente la natura del Piano di Ricostruzione della nostra citta’: non sono previste in alcun modo varianti al vecchio Piano Regolatore che, non tenendo conto che trattasi di una citta’ terremotata e ad alto rischio sismico, stabilisce che tutto deve essere ricostruito come era prima del sisma, senza tener conto dei recenti studi relativi al territorio, ai nuovi materiali e tecniche di costruzione sicuramente piu’ sicure ed innovative: il vecchio e pesante tetto in cemento armato non potra’ essere sostituito dal piu’ tecnologico e leggere tetto in legno, magari munito di pannelli solari; la vecchia scala interna destabilizzante rispetto alla struttura complessiva dell’edificio, dovra’ essere ricostruita nello stesso posto, in barba a tutti gli studi di adeguamento sismico; l’edificio a 4 piani costruito su un terreno che, da recenti studi risulta essere franoso e/o vicino ad una faglia, dovra’ essere ricostruito nello stesso posto sempre a 4 piani”.

“Riservare a successivi atti, Piani Integrati e simili, la possibilita’ di operare variazioni urbanistiche – ha aggiunto – significa scegliere la strada delle procedure ordinarie, farraginose e lentissime financo in “tempo di pace”, e rinunciare ad uno strumento eccezionale che dia, in maniera piu’ snella, seguito a decisioni sinergiche tra Istituzioni (Comune, Provincia, Regione, Sovrintendenza ecc?) Risulta quindi difficile capire perche’ i cittadini aquilani hanno dovuto aspettare 3 anni per avere un Piano di Ricostruzione che non prevede nulla di nuovo, che azzera tutto il lavoro svolto dal personale tecnico del comune, che vede vanificati i metri cubi di carte prodotte e ridotte, in fin dei conti, a mere Linee di Indirizzo Strategico. A noi aquilani – ha detto sempre Liris – non servono linee di indirizzo ma strumenti operativi, veloci , efficaci, risolutori, innovativi. 
   A tal proposito risultano essere stati virtuosi e lungimiranti i Comuni del cratere che si sono avvalsi dell’esperienza e della competenza di diverse Universita’ con le quali hanno studiato e redatto piani di ricostruzione tecnologicamente all’avanguardia con una visione strategica al futuro socio-economico-culturale del territorio. Per quanto riguarda la collaborazione del nostro Comune con l’Universita’ di Firenze, ritengo la polemica che ne e’ seguita stucchevole e sterile; Firenze si difende da sola, eccome. Nella riunione di ieri – ha sottolineato l’assessore provinciale – e’ stata altresi’ sancita la mancanza di coinvolgimento dell’Amministrazione Provinciale nel Programma di Ricostruzione in quanto, essendo la Provincia competente in materia urbanistica ed essendo il Piano di Ricostruzione privo di qualsivoglia variante al piano regolatore, vengono meno le funzioni dell’Ente stesso; risultano sterili quindi e confutate dai fatti, le polemiche circa la non volonta’ da parte della Provincia, di sedere a Tavoli e/o Conferenze di Servizi. Invito quindi il Sindaco Cialente ad un ripensamento circa la possibilita’ di instaurare un rapporto di fattiva collaborazione tra le Istituzioni, lo invito a convocare un tavolo tecnico tra Provincia e Comune per stabilire in maniera sinergica, non delle semplici linee guida, ma un vero e sostanziale Piano di Ricostruzione, innovativo, adeguato, e soprattutto condiviso; nella duplice veste di Consigliere Comunale nonche’ di assessore Provinciale sara’ mio compito pormi come mediatore tra i due Enti, superando divisioni politiche e chiedendo a tutti di fare un passo indietro per poi farne fare cento in avanti alla nostra citta’”. 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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