L’AQUILA- Non sarà tanto semplice mettere fine alla gestione commissariale e avviare la nuova governance della ricostruzione. Molto probabilmente sarà necessaria una legge e non sarà certo possibile farla in tempi brevi. Certo non entro al fine di giugno, data chiesta da Chiodi per porre fine al suo mandato da commissario. I tempi per l’avvio della fase due non saranno, cioè, brevissimi. Il passaggio dei poteri alle amministrazioni avverrà, ma certo non alla fine di questo mese. E’ quanto è emerso a margine della conferenza stampa a Palazzo Silone, col ministro Fabrizio Barca, lo stesso Gianni Chiodi, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo e il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.
E’ invece ufficiale che il governo ha sbloccato i 90 milioni del ‘de minimis’ alle aziende del cratere cui andrà un contributo massimo di 200.000 euro ciascuna. Una buona notizia, come quella che le pratiche ‘E’ della ricostruzione hanno subito un’accelerazione negli ultimi cinque mesi, come il numero dei contributi erogati dal Comune per rifare le case danneggiate dal terremoto. Ma andiamo con ordine.
Sulla fase due della governance Barca s’è tenuto le cose per sé, suscitando anche il disappunto, più che giustificato, di qualche collega a cui non è piaciuto il sarcasmo che il ministro ha mostrato quando ha voluto bacchettare le “informazioni distorte” (così ha detto) messe in giro da alcuni organi d’informazione. Il ministro e Chiodi, e Cialente con loro, diranno tutto all’assemblea cittadina di venerdì 15. Diranno quando se ne andrà il commissario, quando le pratiche passeranno ai Comuni, che cosa ne sarà del piano di ricostruzione dell’Aquila che proprio oggi è stato esaminato in conferenza dei servizi.
Per il resto, Barca e Chiodi hanno fornito le cifre aggiornate della ricostruzione. Eccole. Nei primi cinque mesi del 2012- ha detto Barca- c’è stata l’apertura di 621 nuovi cantieri per edifici privati ‘E’, con un raddoppio rispetto alò periodo agosto-dicembre 2011. In accelerazione, sempre all’Aquila, il numero delle domande di contributo approvate dalla ‘filiera’ (+144% rispetto agli ultimi cinque mesi del 2011, con 3.108 .pratiche andate a buon fine. L’importo dei contributi concessi dal Comune ha raggiunto 855 milioni di euro. Per gli altri Comuni del Cratere: 108 pratiche “E” approvate sulle 390 ricevute, per i 29 Comuni che si avvalgono della Filiera; stima di 175 approvate per gli altri 27 Comuni, in presenza di informazioni non ancora complete. Per ottenere informazioni sullo stato delle proprie pratiche, i cittadini possono ora avvalersi di nuovi servizi: un Ufficio relazioni con il pubblico; un numero verde; l’accesso alla Banca Dati Fintecna (sui contributi alla ricostruzione) sul sito istituzionale del Commissario delegato per la ricostruzione, e alla Banca Dati dell’Emergenza (su tutte le provvidenze per l’assistenza alla popolazione) sul sito del Comune de L’Aquila.
Cresce il dato sulla rimozione delle macerie pubbliche: 98 mila le tonnellate prelevate da gennaio, con un raddoppio rispetto agli ultimi 5 mesi dello scorso anno, e l’introduzione a giorni di un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Incentivati (con sanzioni) avvio e conclusione dei cantieri, ridotti i compensi degli amministratori di condominio, resa più competitiva la selezione di progettisti e imprese.
Per quanto riguarda le white list – le liste certificate istituite per prevenire le infiltrazioni criminali e garantire l’affidabilità professionale delle imprese che vogliono proporsi per l’attività di ricostruzione – al 6 giugno, erano 235 le richieste di iscrizione pervenute.
È alla firma il Decreto ministeriale dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Economia e delle Finanze che attiverà nuovi incentivi alle piccole e micro imprese de L’Aquila per circa 90 milioni di euro sotto forma di agevolazioni fiscali e contributive, con una riserva del 10% per il centro storico e del 20% per le nuove imprese.
Chiodi ha voluto invece riassumere il contributo economico dato, in varie fasi, dallo Stato all’Aquila e ai comuni del cratere: quasi un miliardo di euro compresi 500 milioni che derivano dalla restituzione al 40% delle tasse del terremoto, riduzione ottenuta grazie all’impegno di Gianni Letta, ma anche dello stesso Chiodi, dei parlamentari abruzzesi e dell’amministrazione civica.
Il sindaco Massimo Cialente ha smentito, invece, che il Comune abbia cambiato linea sulla fine progressiva all’autonoma sistemazione ed ha confermato che le famiglie che oggi percepiscono il Cas dovranno trasferirsi negli alloggi del progetto Case a mano a mano che si libereranno, ma, ha precisato il sindaco, sarà necessario il “col consenso sociale”.