L’AQUILA – Un pensionato abruzzese su due non supera mediamente 500 euro mensili di pensione. In questa fascia, a livello nazionale, e’ collocato il 23,8 per cento dei pensionati, in Abruzzo la percentuale sale invece al 58,05 per cento. Per quanto riguarda la fascia di pensioni fino a mille euro in Abruzzo otto pensionati su dieci non superano questa soglia, mentre a livello nazionale rientrano in questa fascia meta’ dei pensionati italiani. Inoltre solo sei pensionati abruzzesi su cento percepiscono una pensione superiore a 1.500 euro mensili.
A livello nazionale invece il 21 per cento dei pensionati supera questa soglia. Sono alcuni dei dati del casellario centrale pensioni dell’Inps relativi al 2011, resi noti, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa da Spi CGIL, Fnp Cisl e UIL per illustrare la piattaforma nazionale unitaria dei tre sindacati che sara’ presentata ufficialmente il 20 giugno prossimo. “In questo momento particolare – ha detto Giovanna Zippilli (Spi CGIL) – i pensionati soffrono maggiormente per il reddito e per la situazione socio sanitaria. In Abruzzo – ha proseguito – la questione e’ ancora piu’ delicata: le pensioni basse rispetto al resto d’Italia sono il 58 per cento.
Inoltre mentre a livello nazionale l’80 per cento delle pensioni previdenziali e’ basato sul fondo lavoratori dipendenti, in Abruzzo questa percentuale scende al 50 per cento. Nella nostra regione poi la percentuale delle pensioni che rientrano nella tipologia dei coltivatori diretti mezzadri e’ del 29 per centro, mentre a livello nazionale e’ di circa il 12 per centro. Questo tipo di pensioni sono basse e quindi abbassano tutta la media”. Per quanto riguarda la piattaforma i sindacati chiedono al Governo un Piano nazionale per la non autosufficienza e misure mirate al sostegno di redditi attraverso un alleggerimento del carico fiscale sui pensionati.