L’AQUILA- A chi dà fastidio il Salone della Ricostruzione in corso di svolgimento all’Aeroporto dei Parchi di Preturo? La domanda è più che legittima. La manifestazione non piace certo a qualcuno, se è vero come è vero che sin dall’inizio è stato messo in atto un vero e proprio boicottaggio ai suoi danni.

All’inizio, quando era in corso di montaggio la tensostruttura che ospita i padiglioni con oltre 250 espositori, sono arrivati i vigili urbani del Comune dell’Aquila per controllare la correttezza del movimento terra e se vi fossero in qualche modo violazioni delle norme urbanistiche e ambientali.

Inutile dire che allora i vigili urbani, e chi li aveva mandati, hanno fatto un buco nell’acqua. Oggi è stata la volta degli ispettori dell’Inps. Una squadra di sei persone ha voluto verificare se fossero in regola le hostess negli stand,  i collaboratori, gli stessi espositori, e se fosse stato impiegato personale in nero. Anche stavolta, c’è da scommetterci, s’è trattato di un blitz forse su ‘commissione’.

E’ evidente che il Salone della Ricostruzione organizzato da Carsa e Ance in partnership con Saie, il Salone internazionale dell’Edilizia di Bologna, dà fastidio a molti, in particolare a persone facilmente individuabili. Come dà fastidio il suo successo dovuto alla qualità degli espositori e alla scelta della ‘location’ particolarmente indovinata vicina com’è agli impianti dell’Aeroporto dei Parchi che sta vivendo una nuova stagione e che sta per aprire anche ai voli commerciali, oltre a quelli turistici.

Se è in qualche modo c’era da aspettarsi uno sgambetto del genere, stupisce che a metterlo in atto sia stato proprio l’Inps che non si è fatto scrupolo, col suo intervento, di ‘macchiare’, diciamo così’, la manifestazione con un controllo che ha rallentato il normale scorrere dell’iniziativa. In un momento di crisi di tutta l’area del cratere e dell’Aquila in particolare, desta stupore che proprio l’Inps metta in campo operazioni che potrebbero stroncare sul nascere un’iniziativa che promuove la ricostruzione della città.

“Fermo restando il rispetto per la legalità – ha detto Gianni Frattale, presidente di Ance L’Aquila –  è stato sbagliato spettacolarizzare così i controlli. Le visita degli ispettori ha rallentato l’iniziativa e così  ha dato un segnale sbagliato. C’è qualcuno che ci vuole oscurare la città, che non vuole farla ripartire”.  Frattale stava parlando a un convegno collegato alla manifestazione quando sono arrivati gli ispettori dell’Inps.

Ha avuto parole di fuoco per quanto stava avvenendo, come le hanno avute numerosi espositori. “Ora comprendiamo -hanno detto alcuni di loro- come mai all’Aquila non si possa fare nulla. Se le reazioni sono queste, si capiscono benissimo i problemi di questa città”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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