L’AQUILA – “L’incapacità del Comune dell’Aquila, che non è stato in grado di gestire la fase progettuale, sta portando alla revoca del finanziamento Anas per la realizzazione della Variante sud. Una notizia che ci è stata anticipata ieri dalla direzione generale a Roma”.
L’allarme è stato lanciato questa mattina dal Consigliere regionale del PdL Luca Ricciuti, nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato il candidato Sindaco Giorgio De Matteis, il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo, gli Assessori provinciali Guido Liris, Mauro Fattore e Giuseppe Tiberio. “Il Commissario Chiodi e l’Assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra – ha aggiunto Carla Mannetti (Tutti per L’Aquila) – si sono attivati con il Sottosegretario alle Infrastrutture per cercare di scongiurare questa eventualità. Il problema è che se il Comune non esprime in tempi breve il parere sul tracciato, il rischio si fa sempre più concreto”. La vicenda dell’Anas è solo l’ultimo dei disastri provocati dal Sindaco uscente e dalla sua amministrazione, come ha rimarcato anche Del Corvo.
“Cialente – ha spiegato il Presidente – diserta tutte le riunioni delle conferenze di servizi. Un altro esempio è rappresentato dai fondi per il potenziamento della rete ferroviaria, con la realizzazione del collegamento veloce Scoppito-Sassa-San Demetrio: il Comune non è intervenuto alla conferenza e il risultato è che la procedura non può essere conclusa, bloccando l’apertura dei cantieri e l’avvio delle opere. Sono questi i motivi per cui Cialente non può continuare ad amministrare L’Aquila, perché è inefficiente. Basti pensare che sulla viabilità interna alla città la Provincia ha speso 10 volte quello che ha investito il Comune, sopperendo alle carenze del Sindaco uscente.
E parliamo di risorse proprie dell’ente, non dei fondi per la ricostruzione. Cialente non è stato in grado neppure di utilizzare i 30 milioni stanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri: nel suo bilancio non ha iscritto neppure un’opera, ma solo incarichi di progettazione. E questo non solo per quanto riguarda le strade, ma anche per le scuole. Mi viene da chiedere se questo Sindaco vuole davvero la ricostruzione dell’Aquila”. Accuse pesanti, rilanciate anche da Fattore. “La Pezzopane – ha rimarcato – ci ha accusato di aver penalizzato L’Aquila a vantaggio delle scuole di Avezzano e Sulmona. La verità è che invece la Provincia ha investito milioni di euro sugli istituti scolastici della città e tutti gli insegnanti ne sono consapevoli. Per questo rivolgo un appello ai tanti operatori scolastici che hanno sostenuto al primo turno il candidato Angelo Mancini, affinché votino compatti per De Matteis”.
Per Liris è indispensabile sconfiggere Cialente, per ripristinare un corretto rapporto tra le istituzioni in un’impresa difficile come quella della ricostruzione. “Il Comune – ha aggiunto – non solo non collabora con la Provincia, ma è addirittura ostile e fa di tutto per rallentare i progetti, al contrario dell’Assessorato regionale ai Trasporti. Per di più l’amministrazione uscente è totalmente inconcludente. Un esempio? Ci sono voluti 3 anni, nonostante progetto approvato e copertura finanziaria, per sistemare un po’ di asfalto nella zona della Rivera.
Noi invece siamo intervenuti su più fronti, e proprio in questi giorni abbiamo avviato la progettazione di infrastrutture nevralgiche, come la nuova rotatoria a Coppito”. De Matteis è poi ritornato sulla vicenda della fantomatica relazione sul piano di ricostruzione che il Ministro Fabrizio Barca (che martedì, dopo 5 mesi di attesa, incontrerà Del Corvo) avrebbe consegnato a Cialente, chiedendogli di mantenerla riservata. “Poiché Barca – ha sottolineato De Matteis – non ha risposto all’invito che gli avevamo rivolto di chiarire questa faccenda, compresa la nomina dei tre consulenti da lui individuati per esaminare il documento, abbiamo già chiesto ai nostri parlamentari di presentare una formale interrogazione al Ministro. Sappiamo che Cialente è un mistificatore di professione, ma se Barca dovesse aver avuto un qualunque ruolo in questa storia, non esiteremo a chiedere a Monti che venga rimosso dall’incarico di occuparsi della ricostruzione dell’Aquila”.