L’AQUILA – I mieli prodotti nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della lòaga sono di ottima qualità. E’, questo, in sintesi, il risultato delle ricerche effettuate nel corso del primo anno di studio del miele raccolto all’interno dell’area protetta,  nell’ambito del progetto “Caratterizzazione e tipizzazione dei mieli uniflorali del Parco” avviato dall’Ente lo scorso anno. L’importante progetto di sinergia tra Ente Parco ed apicoltori, condotto in collaborazione con il CRA-API Consiglio per la Ricerca di Apicoltura e Bachicoltura di Bologna, si pone l’obiettivo di definire e codificare, attraverso tecniche e procedure accreditate, le caratteristiche distintive e peculiari dei mieli uniflorali prodotti all’interno del territorio protetto. 

In questi giorni i tecnici del CRA-API hanno trasmesso le risultanze ufficiali delle analisi eseguite sui campioni di miele consegnati in occasione del concorso per il miglior miele del Parco tenutosi lo scorso 9 ottobre a L’Aquila.  Esse rivelano una ottima qualità chimico-fisica dei mieli prodotti nel Parco confermando la presenza di oltre 130 diversi tipi pollinici, elemento questo che sottolinea la particolare ricchezza e biodiversità dell’area protetta, anche dal punto di vista delle specie vegetali frequentate dalle api nella loro attività quotidiana di bottinaggio.

Nel complesso tutti i mieli hanno evidenziato la piena rispondenza ai requisiti di legge mostrando parametri di gran lunga inferiori ai limiti imposti, garanzia questa della professionalità, della dedizione e della competenza dimostrate dagli apicoltori, siano essi professionisti o semplici appassionati. Interessanti elementi sono emersi anche dalle analisi mirate alla definizione di una “carta di identità” dei mieli del Parco: alcune caratteristiche chimiche infatti, oltre alla presenza costante di alcuni pollini tipici dell’area protetta, andranno a costituire le impronte digitali ovvero i parametri oggettivi ed essenziali per una completa tracciabilità del miele prodotto nell’area Parco.

Nelle prossime settimane, intanto, a 20 apicoltori dell’area protetta saranno affidati 200 nuovi alveari per la costituzione dei cosiddetti “Apiari del Parco”, una rete di monitoraggio diffusa per la campionatura e le analisi dei mieli ottenuti. Gli apicoltori beneficiari dell’Avviso Pubblico, scaduto il 30 marzo scorso, gestiranno le arnie in collaborazione con l’Ente Parco, concordandone la dislocazione sul territorio. In tal modo, oltre ad intervenire concretamente a sostegno del settore apistico, si potrà contare su un numero maggiore di campioni di miele per questa importante ricerca.

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10